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La Roma c’è, Totti no: espulso, salterà il derby. La Juve espugna San Siro e torna grande, Milan battuto

La squadra di Ranieri batte il Lecce 2-0, ma dovrà rinunciare al suo leader nella sfida contro la Lazio. Il ‘Pupone’ reagisce allo sgambetto di Olivera e Gervasoni gli mostra il rosso. Esplode la rabbia del capitano, in sei lo allontanano dal campo. Nell’anticipo di sabato sera del 9.o turno di serie A i bianconeri vincono 2-1 grazie alle reti di Quagliarella e Del Piero e si rilanciano in classifica. Non serve ai rossoneri il gol di Ibrahimovic nel finale. Ko Bonera, De Ceglie e Martinez.

 

 

ROMA-LECCE 2-0
17′ st Burdisso, 31′ Vucinic



Volere è potere, dicono. E alla Roma la buona volontà basta per trovare contro il Lecce una vittoria complicata ma necessaria ad archiviare lo stentato avvio di stagione. Finisce 2-0, ma la gioia viene smorzata dall’espulsione di Totti. Salterà il derby con la Lazio.

Partita difficile all’Olimpico. L’avvio degli ospiti è vivace, Corvia mette i brividi al pubblico di casa quando la sua conclusione si schianta sulla traversa. E’ la prima di una lunga serie. Una Roma versione diesel trova pian piano le “geometrie giuste”, come a Sky ricorda il commentatore Gigi Di Biagio. E’ così il Lecce va in affanno, mentre impattano con il legno i tiri di Totti, Borriello e Vucinic. Sembra il classico preludio al gol, che alla mezz’ora non arriva solo grazie al portiere Rosati, perfetto nel neutralizzare un’altra insidiosa iniziativa del montenegrino.

Tre pali però non fanno un gol, e tifosi della Sud ne vogliono uno e subito. Dagli spalti arriva qualche brusio quando allo scadere del primo tempo Julio Sergio esce a vuoto su Piatti e costringe Burdisso ad un salvataggio prodigioso, quasi sulla linea, dopo la conclusione dell’onnipresente Corvia. Al break i brusii diventano fischi fragorosi che accompagnano la squadra di Ranieri negli spogliatoi.

Gigi De Canio, tecnico del Lecce, nella ripresa ci prova: la Roma è in difficoltà, i reparti sono lunghi e allora stop ai lanci lunghi. Sembra il piano perfetto, almeno fino a quando Riise non pesca Burdisso nell’area leccese. Colpo di testa vincente sotto l’incrocio dei pali, una vera boccata d’ossigeno per Claudio Ranieri.

Il raddoppio di Vucinic dovrebbe essere una festa e invece diventa un mezzo dramma. Le telecamere seguono l’azione del montenegrino, ma la terna arbitrale non perde di vista il duello tra Olivera e Totti. A farne le spese è il solo capitano giallorosso, espulso per una spinta, una spintarella a ben guardare, ai danni dell’avversario. Il replay mostra come lo sgambetto di Olivera, sfuggito a Gervasoni, andava sanzionato allo stesso modo. Il ‘Pupone’, furibondo, viene accompagnato negli spogliatoi da ben sei persone. Salterà il derby con la Lazio, e questo per il popolo romanista non è un mezzo drammna, ma una tragedia.

 

 

MILAN-JUVENTUS 1-2
24′ Quagliarella (J), 65′ Del Piero
(J), 80′ Ibrahimovic (M)


Una vittoria per accorciare la classifica e per aumentare l’autostima in vista di una rimonta, verso la vetta, che ora appare un po’ più possibile. La Juve batte il Milan ed espugna San Siro grazie a un 2-1 ottenuto con grande compattezza di squadra e spirito di sacrificio. La formazione di Delneri, incerottata alla vigilia a causa delle tante assenze ha dovuto fare a meno, strada facendo, anche di De Ceglie e Martinez usciti entrambi per infortunio ma è stata in grado di reggere la pressione del Milan che nei primi 20′ ha messo sotto i bianconeri sfiorando il gol in almeno un paio di circostanze. Ibrahimovic è apparso meno incisivo negli ultimi 16 metri anche se un po’ di sfortuna si è accanita contro lo svedese in occasione di un tiro finito sulla traversa. La Juve ha cercato di restare coperta e di ripartire in contropiede sfruttando spesso le corsie e proprio in una di queste circostanze è arrivata la perfetta incornata di Quagliarella finita all’incrocio dei pali per il gol del vantaggio bianconero. La squadra di Allegri ha tentato di reagire alzando il ritmo e ancora Ibrahimovic ha mancato il gol del pari.

Nella ripresa il tema della gara non è cambiato con i rossoneri a gestire il possesso di palla e gli undici di Delneri tutti dietro la linea del pallone pronti a sfruttare i varchi necessariamente concessi dai rossoneri, sempre troppo imprecisi in fase di costruzione. E’ stato Sissoko a dare il via all’azione del raddoppio prima ciccando clamorosamente un pallone e poi scaricandolo per l’accorrente Del Piero che ha insaccato di collo pieno (gol numero 179 in bianconero, superato Boniperti). Nonostante il doppio svantaggio il Milan ha provato a rientrare in gara e il colpo di testa vincente di Ibrahimovic ha infiammato gli ultimi 10′ che, tuttavia, non hanno portato al pareggio. Vince la Juve che rientra a pieno titolo nel discorso Scudetto, per il Milan il novembre di fuoco non inizierà nel migliore dei modi.

Berlusconi: “Il Milan deve convincere. Dinho sì, Kakà forse”. Il presidente rossonero ha commentato il match perso dalla sua squadra contro la Juventus: “Il Milan deve trovare la vittoria attraverso il bel gioco”. Certo sulla permanenza di Ronaldinho, su Kakà non si sbilancia: “Non so se torna”.


 

 

“Il Milan deve vincere giocando bene e convincendo”. A sostenerlo, uscendo da un ristorante nel centro di Milano, è il patron rossonero e presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi che replica così a chi gli chiedeva un commento sul gioco della squadra, sconfitta nel faccia a faccia contro la Juventus sull’erba di San Siro. Da sempre sostenitore di un “modulo offensivo” e del bel calcio, il premier ha risposto con una battuta a chi gli chiedeva, invece, di formulare un consiglio al tecnico rossonero, Massimiliano Allegri. “Si pettini meglio prima di fare le interviste”, ha replicato, sorridendo, il presidente del Consiglio.

“Non dico mai dire mai, dico non lo so”. Così, uscendo da un ristorante nel centro di Milano, il patron del Milan e presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha replicato a chi gli chiedeva un commento su un ipotetico ritorno in rossonero di Kakà. Sempre in tema di brasiliani, il premier ha poi toccato il tasto del contratto di Ronaldinho, rispondendo con un “penso proprio di sì: ci siamo parlati anche recentemente” a chi chiedeva indicazioni su un possibile rinnovo contrattuale per il Gaucho e non ha mancato di esprimere fiducia nei confronti del giovane Pato uscito dal campo tra qualche fischio nella sfida con la Juventus.

Quelli rivolti al “Papero”, ha osservato Berlusconi, “sono fischi indebiti. Non getto la croce addosso a nessuno”.

La Roma c’è, Totti no: espulso, salterà il derby. La Juve espugna San Siro e torna grande, Milan battutoultima modifica: 2010-10-31T12:43:04+01:00da
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