Cameron alla Cina: «Collabori per riequilibrare L’economia mondiale». Il Comitato di Presidenza: «Ogni Paese è rimasto sulla sua posizione originale»
I presidenti russo e sudcoreano Dmitry Medvedev e Lee Myung-bak (Ap) |
SEOUL (COREA DEL SUD) – Alla vigilia del vertice del G20, che si aprirà giovedì a Seoul, un accordo tra i grandi al momento resta lontano. Dopo 14 ore di lavoro, infatti gli sherpa che stanno cercando di mettere a punto la bozza di comunicato finale su cui si confronteranno i leader, non sembra siano ancora riusciti a raggiungere un punto di intesa. «Ogni Paese è rimasto sulla sua posizione originale», ha riferito Kim Yoon-Kyung, un portavoce del Comitato di Presidenza del G20 coreano. Nella bozza di comunicato al momento è «tutto lasciato tra parentesi», cioè in sospeso, perché «nessuno è riuscito a trovare un accordo», ha spiegato Kim senza però voler fornire ulteriori dettagli sui colloqui che proseguiranno anche oggi. Nel testo si dovrebbe fare riferimento – ha ricordato Kim – al no alle «svalutazioni competitive», al nodo valutario e agli squilibri delle partire correnti. La capitale coreana nel frattempo si prepara ad accogliere i Grandi della Terra che già da mercoledì sera arrivare nella capitale coreana i Grandi della Terra. Scatta la «zona rossa», un’area intorno al Coex – il centro congressi che ospita il vertice – che sarà interdetta a tutti i non autorizzati.
APPELLO ALLA CINA – Mentre il lavoro degli sherpa prosegue, dal primo ministro britannico David Cameron arriva un invito alla Cina a collaborare con il G20 «per riequilibrare l’economia mondiale». «Se la Cina è pronta a portare avanti l’apertura dei suoi mercati e a lavorare con il Regno Unito e gli altri Paesi del G20 per riequilibrare l’economia mondiale e adottare in modo progressivo delle misure volte a internazionalizzare la sua valuta, questo contribuirà molto a garantire all’economia mondiale la stabilità di cui ha bisogno per una crescita forte e duratura», ha detto Cameron. Inoltre, ha aggiunto, «questo favorirà anche l’idea, all’interno della comunità internazionale, che la Cina, come potenza economica, sia una forza positiva». Cameron lascerà in giornata la Cina, dopo una visita ufficiale di due giorni, alla volta di Seul.
Redazione online