Il questore Montemagno: “I funzionari hanno seguito esplicitamente le direttive che ho impartito”. Un altro immigrato è sceso dalla gru: adesso restano in quattro a manifestare per la sanatoria
BRESCIA – «Ho letto sulle stampa i vari attacchi rivolti all’operato della polizia in occasione dello sgombero. Ci tengo a precisare che i funzionari deputati hanno esplicitamente eseguito le direttive impartite da me». Così il questore di Brescia, Vincenzo Montemagno, sulle critiche alla gestione dell’ordine pubblico in occasione dello sgombero avvenuto lunedì scorso a Brescia davanti alla gru dove si trovano ora quattro immigrati che protestano per la regolarizzazione.
LA SPIEGAZIONE – Il questore ha inoltre spiegato: «È increscioso aver personalizzato nei confronti dei funzionari tale situazione che è soltanto scaturita da prese di posizione mie. Questa personalizzazione è ingiustificata e altamente faziosa. Voglio che sia chiaro un concetto: questa manipolazione della verità venga a cessare». Nei giorni successivi allo sgombero, in particolare, oltre alle critiche nei confronti della polizia sono apparse, in internet, minacce al vice questore vicario di Brescia, Emanuele Ricifari, che lunedì scorso ha ordinato le cariche. Le minacce sono state rivolte tanto a Ricifari quanto ai suoi familiari.
SCESO ANCHE IL SENEGALESE – Intanto anche Pape, 21enne senegalese, ha abbandonato la protesta sulla gru. Il giovane è sceso venerdì dal braccio meccanico poco dopo le 10. Ha finalmente ascoltato le richieste disperate del padre che da giorni l’aveva pregato di scendere a terra. La trattativa è stata condotta anche con il supporto della Cisl. Quando Pape è sceso era infatti presente il segretario provinciale, Renato Zaltieri. L’immigrato è stato preso in consegna da un funzionario Digos che l’ha portato in questura. In corso ora una nuova opera di mediazione per convicere un altro occupante, Rachid, marocchino. Sulla gru quindi al momento rimangono in quattro (2 pakistani, un egiziano e appunto il marocchino).
Redazione online