L’annuncio del deputato di Futuro e Libertà sull’iniziativa del Pd. Il ministro al Senato: «Rattristato per il livello di meschinità a cui è giunta la politica italiana»
POMPEI (NAPOLI) – Il deputato di Futuro e libertà, Fabio Granata annuncia che i finiani voteranno la sfiducia oppure si asterranno sulla mozione presentata dal Pd nei confronti del ministro Bondi in relazione al crollo della «Schola armaturarum» nel sito archeologico di Pompei. «Il ministro deve assumersi le sue responsabilità – ha detto Granata – è chiaro che se il governo cade il discorso cambia, diversamente valuteremo la sfiducia oppure l’astensione».
BONDI – In precedenza il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi, nel suo intervento al Senato ha ricordato che «nell’aprile del 2001 c’è stato un crollo parziale delle Mura aureliane e nel maggio dello stesso anno una caduta di parte della Domus aurea» quando «ministro era Giovanna Melandri. E a nessuno venne in mente di chiedere le sue dimissioni». Il ministro, che ha ribadito quanto detto mercoledì alla Camera circa il fatto che si dimetterebbe se ritenesse di avere responsabilità per l’accaduto, ha detto che «una mozione di sfiducia non sarebbe un’onta per me ma per chi la presentasse». Bondi si è detto rattristato meno per il trattamento «ingiusto e anche violento nei miei confronti» che per «i livelli di incattivimento e meschinità a cui è giunta la politica italiana».
BERSANI – «Ho sentito Bondi dire che deve vergognarsi chi chiede le sue dimissioni: siamo al surreale». Pierluigi Bersani incalza ancora il ministro della Cultura. «Il fallimento del governo è sulla cultura – ha detto il segretario del Pd – Bondi dice che il ministero non ha responsabilità, noi cercheremo di dargli ogni aiuto per comprendere quali sono le sue responsabilità. Noi facciamo una denuncia generale della politica dei beni culturali: un disastro sotto ogni profilo». Il leader Pd ha spiegato che «il rito del “ghe pensi mi” ha portato a pensare che con la Protezione civile si possa tutelare il patrimonio».