Vuitton Trophy, l’ultima regata della «vecchia» Coppa America

Appuntamento in dubai dal 14 al 27 novembre. In acqua per l’ultima volta gli scafi che hanno fatto la storia recente del trofeo. Il futuro è dei catamarani

DUBAI (EMIRATI ARABI) – Dal Moro di Venezia a Black Magic, da Luna Rossa fino ad Alinghi. I monoscafi della Coppa America (Iaac) che hanno debuttato nel 1992 a San Diego nell’edizione del Moro, hanno segnato un’epoca. E come si sa, sono stati pensionati»: nella prossima edizione di America’s Cup si gareggerà con una nuova classe di imbarcazioni, dei catamarani progettati appositamente per la Coppa America del futuro. Così l’appuntamento del Vuitton Trophy che va in scena a Dubai dal 14 al 27 novembre, chiude un’epoca. Sarà l’ultima esibizione per gli scafi che hanno fatto la storia recente della Coppa America e anche l’ultimo atto del trofeo voluto dallo storico sponsor della selezione degli sfidanti di America’s Cup. Nato come circuito separato dopo la rottura con Alinghi e in attesa della soluzione del braccio di ferro tra il defender e Oracle, il Vuitton Trophy ha permesso ai team vecchi e nuovi di mantenere una preziosa continuità nella preparazione e nell’attività agonistica.

PASSAGGIO DI TESTIMONE – Ora però è tempo di passare il testimone alla Coppa America che si svolgerà nel 2013, sulla quale i team (e anche lo sponsor) devono cominciare a concentrarsi. Così, con i grattacieli di Dubai sullo sfondo, sei team cominciano da domenica a sfidarsi per l’ultimo Vuitton Trophy in palio. Ben tre di loro, il defender Bmw Oracle Racing (Usa), Mascalzone Latino Audi Team (Italia) e Artemis (Svezia), sono già ufficialmente iscritti alla 34ma Coppa America. E altri due Emirates Team New Zealand e Sinergy (Russia), con al timone lo skipper italiano Sergio Bruni, sono pronti a presentare la propria sfida. Non ancora certo il futuro di Coppa del team franco-tedesco All4One, affidato allo skipper Jochen Schueman.

e. g.