Omicidio Vassallo, svolta nelle indagini. Un ufficiale dell’Arma, il giorno dopo il delitto, fece rimuovere una telecamera del porto di Acciaroli. Il procuratore capo di Salerno Franco Roberti conferma: “Oggi abbiamo finalmente una pista precisa. Nei filmati si vede un uomo e non è escluso che sia proprio l’assassino. C’è qualcuno che sa ma che ancora non ha parlato. Presto avremo delle notizie concrete”
POLLICA. C’è un nome che compare spesso, troppo spesso, nei verbali sulle indagini dell’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo. E’ il nome di un alto ufficiale dei carabinieri, che secondo gli inquirenti avrebbe avuto un ruolo importante, fino ad oggi, nelle indagini. «Da qui a dire che è un sospettato ce ne vuole», chiarisce subito il procuratore capo di Salerno Franco Roberti.
• Ma allo stesso tempo precisa che «le indagini non stanno tralasciando nulla». L’ufficiale, vacanziere abitudinario di Acciaroli, è stato più volte ascoltato. Anzi c’è di più. Sarebbe stato lui, il giorno dopo l’omicidio di Vassallo, a far rimuovere, di propria iniziativa, la telecamera a circuito chiuso, installata sul porto di Acciaroli. I filmati sono stati recuperati solo dopo alcuni giorni, a seguito di un provvedimento di sequestro emesso dalla Procura salernitana.
• Un “mistero” che ha subito insospettito gli inquirenti che, inevitabilmente, hanno approfondito le indagini sui rapporti dell’u fficiale dell’Arma con il sindaco Vassallo. E le indagini hanno portato alla luce un altro incredibile retroscena. Sarebbe stato proprio l’ufficiale, subito dopo il barbaro omicidio, ad avvisare alcuni giornalisti. Due episodi ancora tutti da chiarire.
• «La telecamera l’abbiamo recuperata, questo significa che non aveva nulla da nascondere», getta acqua sul fuoco il procuratore Roberti. L’ufficiale avrebbe fatto rimuovere la telecamera «perché aveva paura che i filmati potessero andare persi, visto che dopo alcune ore il nastro registrato viene automaticamente cancellato», precisa ancora il procuratore. E si tratterebbe di filmati molto importanti per le indagini. «Nei filmati si vede un uomo – spiega Roberti – e non è escluso che sia proprio l’assassino. Stiamo ancora espletando delle verifiche ma presto avremo delle notizie concrete. In questi mesi abbiamo verificato ogni ipotesi, troppe ipotesi – continua il procuratore di Salerno – ma oggi abbiamo finalmente una pista precisa. Una pista che potrebbe portarci presto a un capolinea. C’è qualcuno che sa ma che ancora non ha parlato».
• Agli atti c’è anche una relazione dell’ufficiale dei carabinieri: «Si tratta di un atto importante – sottolinea Roberti – che l’u fficiale ci ha consegnato nei primi giorni successivi l’omicidio. Ci sono nomi e cognomi. Nomi di persone sospette». • E’ l’ora della “svolta”? Non è dato di saperlo, ma l’impressione è che il momento della veritá non sia molto lontano. Magistrati e investigatori continuano infatti a mettere assieme i tanti tasselli di un mosaico che alla fine potrebbe rivelarsi forse meno complesso di quanto si pensa. L’omicidio del sindaco Vassallo ha sollevato un’ondata di sdegno e di legittima preoccupazione per le modalitá dell’e secuzione. Il “killer”, per la reiterazione dei colpi, l’arma semiautomatica usata, la traiettoria dei proiettili non può, a lume di logica, essere definito tale. Il professionista del “mandato ad uccidere” ha nel suo bagaglio di assassino un rituale ben diverso dall’improvvisato “pistolero”.