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Ibra rovescia il campionato: il Milan va La Roma ritrova il passo delle grandi

TREDICESIMA giornata. Gol spettacolare dello svedese che stende la Fiorentina. I giallorossi battono 2-0 l’Udinese. Inter: si rompe anche Coutinho. Delneri ritrova Krasic ma perde Amauri

 

Il Milan prova la fuga. L’anticipo dà ai rossoneri un provvisorio +9 sull’Inter. Le altre possono anche rimettere a posto i conti, ma intanto hanno da fare i conti con una certezza: il Milan, trascinato da Ibrahimovic fa sul serio. E lo svedese è ancora decisivo nell’1-0 di San Siro contro la Fiorentina. Ormai le statistiche su Ibra si sprecano, ma è un fatto che finora ha portato sempre al titolo le squadre nelle quali ha giocato. E il suo arrivo al Milan ha ribaltato le gerarchie che fino allo scorso campionato mettevano l’Inter sopra tutte le avversarie. La Roma, intanto, ha aperto la tredicesima giornata battendo 2-0 l’Udinese. E mostra di aver ritrovato il passo per partecipare all corsa al titolo. Era quello che Ranieri voleva.

La rovesciata di Ibrahimovic (Ipp)

MILAN- FIORENTINA – La rovesciata di Ibrahimovic che determina l’1-0 sulla Fiorentina, oltre a essere un gesto tecnico pregevole, è quasi un simbolo del ribaltamento di valori nel campionato italiano dopo anni di dominio nerazzurro. Come i tifosi rossoneri speravano al via della stagione, lo svedes sta facendo la differenza. E se è presto per dire che lo scudetto sarà rossonero, è già ora di constatare che Ibra è decisivo e determinate in quasi tutti i punti fin qui accumulati dal Milan. E nel vantaggio accumulato in particolare sull’Inter. La sfida con la Fiorentina si decide una manciata di secondi prima dell’intervallo, quando Ibrahimovic, in area riceve un cross dalla trequarti destra di Gattuso, controlla sopalle alla porta, poi buttandosi a terra inventa una rovesciata che schiaccia la palla davanti al portiere vila Boruc su una traiettoria angolata. Gol capolavoro, non di finezza ma di destrezza. E dire che prima la Fiorentina aveva avuto buone occasioni. Abbiati aveva dovuto intervenire su D’Agostino (punizione) e Kroldrup. Il Milan aveva cominciato senza troppa pressione, crescendo poi alla distanza. Anche nella ripresa i viola hanno avuto occasioni per pareggiare, la migliore al 38′ con Ljajic. Ma Abbiati è stato ancora determinante e ha salvato il risultato. Nel finale Allegri manda in campo Ronaldinho chiudendo di fatto il caso delle «ore piccole». Kroldrup invece viene espulso e lascia la Fiorentina in 10.

ROMA-UDINESE – Un gol per tempo di Menez (bella azione personale) e di Borriello, danno alla Roma tre punti importanti, che certificano la ritrovata salute dei giallorossi, con una striscia di risultati utili che hanno cancellato la crisi di inizio stagione. L’Udinese ci ha provato, in particolare con Di Natale e però ha trovato il gol, ingiustamente annullato, soltanto nei minuti di recupero oltre il 90′. «La differenza l’ha fatta anche quel pizzico di fortuna che ci vuole sempre – ammette alla fine Ranieri – il gran gol di Menez ha cambiato la partita. Risultato importante: è tornata la consapevolezza di essere una squadra forte nonostante le assenze». Deluso Guidolin, tecnico dei friulani: «La partita è stata equilibrata. Ma l’Udinese poteva fare di più».

Amauri (Ansa)

GENOA-JUVENTUS –All’ora del pranzo domenicale, il Genoa rigenerato da Ballardini (6 punti in due partite) ospita la Juventus, reduce da due pareggi (Brescia, Roma) e con un’altro infortunio grave da aggiungere a una lista già lunga: Amauri ha riportato in allenamento la lesione di secondo grado del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro. Starà fermo almeno 50 giorni. Delneri recupera almeno Krasic. .«Impegno importante, su un campo molto ostico – dice Aquilani -. Ma andiamo a Genova per vincere. L’orario? Non è normale, ma credo che una volta in campo non cambierà nulla. Io sto bene, sto giocando tanto e questo mi aiuta a crescere di condizione. Non sono ancora al massimo, so di poter dare ancora di più. La squadra è costruita per vincere, ma è ancora nuova e ci va del tempo».

PARMA-LAZIO – La Lazio trova a Parma un avversario che ha ripreso fiato dopo le vittorie su Samp e Bari. Parla Lotito e spiega: «Il rinnovo di Reja è nell’ordine delle cose». Nega invece che Zarate sia sul mercato. «Siamo a novembre, non ho aperto nessun tavolo di trattative, poi acquistiamo solamente e non vendiamo». Nel frattempo in casa Lazio arrivano buone notizie: Radu, Brocchi e Dias hanno recuperato. Per il resto, dal punto di vista tattico l’allenatore laziale si affiderà al collaudato 4-2-3-1, con Zarate punta di riferimento centrale come nell’ultima gara contro il Napoli all’Olimpico.

Coutinho (Reuters)

CHIEVO-INTER – Come per la Juve, anche in casa nerazzurra, è il bollettino medico a tenere banco. In allenamento venerdì un altro infortunato: Coutinho ha accusato uno stiramento al bicipite femorale della gamba destra. Intanto restano fuori Julio Cesar, Chivu, Obi, Maicon, Mariga, Milito, Motta e Muntari, tutti in fase di recupero dai rispettivi guai di natura fisica. Non una bella situazione per Benitez, cui il presidente Moratti chiede di rimettere in rotta scudetto la squadra, anche se la rosa perde i pezzi. «Dopo tutte le riunioni di questi giorni – ha detto il tecnico spagnolo – sono tranquillo. Il presidente Moratti nonostante sappia che la situazione è difficile ha tranquillizzato l’ambiente. Sappiamo che contro il Chievo sarà difficile ma, dopo il derby, abbiamo voglia di vincere e lavorando tutti insieme ce la possiamo fare. Non è questo il momento per fermarsi». Benitez è poi tornato sulla questione infortuni: «Ci siamo consultati con lo staff tecnico e medico, decidendo insieme di rafforzare gli aspetti individuali e soggettivi della preparazione atletica. Questa è una squadra che ha fatto tanto di più rispetto ad altre e ha accumulato uno stress fisico e mentale. Ma noi dobbiamo andare avanti con la consapevolezza che non c’è un’unica causa per spiegare tanti infortunati». Benitez ha poi usato una metafora presa dal canottaggio: «Quando si perdono alcuni vogatori nell’equipaggio, gli altri sono costretti a remare di più. E questo non aiuta». In più, il Chievo non è un cliente facile, nonostante abbia smarrito la via del gol: ha 16 punti in classifica che non sono pochissimi, un gran portiere come Sorrentino e per la sfida con l’Inter ritrova il capitano Pellissier. Rafa può contare sul rientro di Cambiasso e Pandev. Ma è anche questione di morale: dopo il 4-0 al Bari, l’Inter ha perso contro Roma e Milan, ha segnato solo 5 gol in 8 partite e ha fatto solo 10 punti. Il Chievo non segna da 4 partite, anche (o soprattutto) per l’assenza di Pellissier.

LE ALTRE PARTITE – Il Palermo di Pastore gioca a Cesena. La Sampdoria a Lecce contro un avversario rimaneggiato (non ci saranno Giacomazzi e Olivera) ma che in casa ha ottenuto 11 punti su 12. Tema salvezza in Brescia-Cagliari (in panchina per i sardi il nuovo tecnico Donadoni) e Catania-Bari (Russo).

POSTICIPO – Nel posticipo il Bologna va al San Paolo ad affrontare il Napoli portandosi un peso non indifferente: il rischio di fallimento della società. E la possibilità che i mancati pagamenti di stipendi e Irpef siano intanto sanzionati con 3 punti di penalizzazione. Scendere in campo in queste condizioni, per Di Vaio e compagni, non sarà facile. Tutt’altro clima per i partenopei: terzi in classifica e con la concreta possibilità di poter approfittare di questo turno per continuare la corsa al vertice.

Ibra rovescia il campionato: il Milan va La Roma ritrova il passo delle grandiultima modifica: 2010-11-21T00:18:26+01:00da
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