Appuntamento il 7 dicembre: migliaia di francesi pronti a ritirare i risparmi. Campagna anticapitalista dell’ex calciatore guru. Come si distruggono le banche? Ritirando il nostro denaro
PARIGI – In vita sua, Eric Cantona ha già pronunciato molte frasi a effetto: «Io non ho studiato, ho vissuto», «Nel calcio hai un avversario, nel cinema l’avversario è te stesso», oppure «Il mio momento migliore? Quando ho dato quel calcio all’hooligan (un colpo di kung-fu al tifoso del Crystal Palace che lo aveva insultato, nove mesi di squalifica nel 1995, ndr)». Già «calciatore del secolo» per i tifosi del Manchester United, poi attore per Ken Loach, Cantona si sta ora trasformando in capopopolo grazie a questo commento sulle proteste contro la riforma delle pensioni: «È inutile che tre milioni di persone manifestino per strada sventolando la loro bandierina, non serve a niente. Il sistema è costruito sulle banche. E come si distruggono le banche? Riprendendoci il nostro denaro. Se 3 o 10 milioni di persone ritirassero i soldi dal conto, le cose cambierebbero».
![]() |
Cantona nel film «Il mio amico Eric» |
«COME SPAGGIARI» – Gli organizzatori dell’ammutinamento del 7 dicembre sono Géraldine Feuillien, 41enne sceneggiatrice belga, e Yann Sarfati, 24enne attore francese, che hanno trovato geniale l’idea dell’ex campione e si stanno adoperando per metterla in pratica coordinandosi con movimenti simili in tutta Europa, Italia compresa. Accanto alla battaglia contro i conti correnti, Bankrun2010.com ospita una sezione «sogno» che elenca i meravigliosi progressi a portata di mano dell’umanità ma finora negati dall’avidità delle banche: turbine a levitazione magnetica per produrre energia elettrica gratis e senza inquinare, culture rigogliose senza pesticidi, aerei costruiti sul principio dell’antigravità e privi di kerosene. Questo rende i sostenitori dell’iniziativa vicini ai vari teorici del complotto che popolano la rete, ma non importa: 14 mila francesi hanno già dato la loro adesione a «Stop Banque» (e 116 italiani, si legge sulla loro pagina Facebook). «Bisogna fare come Spaggiari», dice Cantona. Albert Spaggiari, morto a Belluno nel 1989, è il bandito che guidò «la grande rapina di Nizza» del 20 luglio 1976: svuotate 300 cassette di sicurezza della Société Générale, bottino di 50 milioni di franchi e gesta raccontate da Ken Follett nell’omonimo romanzo.
Stefano Montefiori