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Napolitano: i tagli alla cultura non risanano il bilancio

Dopo le proteste del mondo dello spettacolo sulla Finanziaria, duro monito del Capo dello Stato: “Non troveremo le nuove vie per il nostro sviluppo economico e sociale attraverso una mortificazione della risorsa di cui l’Italia è più ricca”

Giorgio Napolitano prende atto con soddisfazione delle promesse di Sandro Bondi riguardo i fondi Fus e il sostegno al cinema, ma non rinuncia a giudicare «inspiegabile» la soppressione di enti come l’Eti e, soprattutto, avverte: non è certo attraverso la «mortificazione della cultura» che si risana il bilancio in tempi di crisi. Il giorno dopo lo sciopero dei lavoratori dello spettacolo per protestare contro i tagli previsti dalla finanziaria 2011 al settore, il capo dello Stato ha detto che «abbiamo da fare i conti con un riduzione, cui non possiamo sfuggire, del nostro debito pubblico». Ma, avverte: «Non troveremo le nuove vie per il nostro sviluppo economico e sociale attraverso una mortificazione della risorsa di cui l’Italia è più ricca: la risorsa cultura nella sua accezione unitaria». Ne è convinto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che oggi ha ricevuto al Quirinale il mondo del cinema e delle arti per la consegna del premio Vittorio De Sica. «Adoperiamoci – ha detto- perché di ciò si convincano tutti e perché se ne traggano le conseguenze».

TEATRI – Ha replicato con fermezza il ministro dei Beni culturali, Sandro Bondi, presente al Quirinale per i premi De Sica: «Sono grato al presidente della Repubblica che ha interpretato la preoccupazione e il malessere, ma ha riconosciuto anche il mio impegno», ha detto Bondi. «Sono impegnato per il cinema, perché vengano reintegrati gli incentivi». Per quanto riguarda invece l’Eti, l’Ente teatrale italiano, soppresso dal governo, il ministro ha avuto toni più duri: «Sopprimerlo è stato una misura giusta. Ci siamo fatti carico per il teatro di affidarlo alla società civile. È stato il caso del Quirino, sarà così anche per il Duse di Bologna e la Pergola di Firenze e infine per il Valle di Roma. L’Eti – ha concluso Bondi – era una sovrastruttura inutile. Bisogna aderire al più presto a una visione dello spettacolo sostenuto dalla società civile».

Napolitano: i tagli alla cultura non risanano il bilancioultima modifica: 2010-11-23T17:23:55+01:00da
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