Lo rende noto l’Istat. In ottobre su base annua cresciuti dell’1,5%, meno dell’inflazione (1,7%)
Le retribuzioni contrattuali orarie a ottobre hanno registrato una variazione nulla su settembre e sono aumentate dell’1,5% su base annua. Lo rende noto l’Istat, sottolineando che il dato tendenziale è il più basso dal marzo del 1999 e rimane sotto il livello dell’inflazione (+1,7% a ottobre). Considerando i dieci mesi del 2010, l’aumento è stato del 2,2%.
CONTRATTI – Tra i contratti, gli aumenti tendenziali più significativi si segnalano per telecomunicazioni (+4,5%), servizi d’informazione e comunicazione (+3,5%), tessile (+3,1%); i più bassi per trasporti e servizi postali (+0,3%) e forze dell’ordine (+0,5%). «Ci sono parecchi contratti che mostrano crescite basse», commentano all’Istat. Nella pubblica amministrazione da gennaio 2010 i contratti sono tutti scaduti. A fine dicembre, scadrà «una quota molto ampia di contratti», segnalano all’Istat. A ottobre risultano in attesa di rinnovo 41 accordi contrattuali, relativi a circa 4,9 milioni di dipendenti. A ottobre, la quota di dipendenti in attesa di rinnovo era al 37,7%; i mesi di attesa con contratto scaduto sono 12,4.
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