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Sciopero confermato l’11 e 12 dicembre: “Colpa della Lega”

Dopo l’ennesimo tentativo di accordo tra le parti è arrivata la fumata nera nella trattativa sul rinnovo del contratto. L’Aic ha lasciato l’incontro: non è stata trovata l’intesa sulla questione dei fuori rosa. Duro Beretta: “Irresponsabili”.

Fumata nera nella trattativa tra Lega calcio e sindacato giocatori, oggi a Roma in Federcalcio: non c’è accordo sul settimo punto del contratto collettivo – i fuori rosa -, l’Aic ha lasciato l’incontro ed ecco l’annuncio di Campana, che in caso di esito negativo aveva chiaramente indicato nell’11 e 12 dicembre la data dello sciopero dei calciatori in serie A. “C’è lo sciopero proclamato per l’11 e il 12 dicembre. Siamo davvero dispiaciuti perché c’era la disponibilità, abbiamo anche lavorato sotto traccia per trovare eventuali punti di intesa, ma non si è trovato l’accordo”. Così il vice presidente dell’Aic Grosso ha annunciato, al termine della riunione in Figc con la Lega, la decisione dell’Aic di fermare la serie A per l’11 e 12 dicembre. “Siamo dispiaciuti -ha detto ancora Grosso-, noi abbiamo ribadito la nostra disponibilità a discutere sui sei punti, senza entrare nel merito di nessuno di questi sei punti perché la Lega continuava a chiedere di discutere anche del sempiterno problema dei fuori rosa che per noi e’ un discorso chiuso”.

Lo stop al campionato di A “nasce dal rifiuto della Lega di accettare l’impostazione dell’Aic, più volte ribadita, che assicurava la piena disponibilità a discutere 6 degli 8 punti indicati dalla Lega, con esclusione di quelli riguardanti gli allenamenti separati e il trasferimento coatto”. E’ quanto sostiene il sindacato calciatori, nel comunicato che proclama ufficialmente lo sciopero.

“Stiamo assistendo ad un pericoloso gioco al massacro: lo sciopero dei calciatori è una decisione irresponsabile e senza ragioni. Sono stupefatto dalla decisione dell’Aic di alzarsi dal tavolo della trattativa mentre il presidente Abete stava illustrando la bozza di sintesi preparata dalla Figc. E’ una giornata senza precedenti”. Con queste parole il presidente della Lega di A, Maurizio Beretta, ha commentato la decisione del sindacato calciatori di interrompere la trattativa sul rinnovo del contratto collettivo, con la conseguente proclamazione dello sciopero per il weekend dell’11 e 12 dicembre

“Il comportamento dell’Aic è gravissimo. I rappresentanti del sindacato calciatori non hanno nemmeno fatto parlare il presidente federale, Giancarlo Abete. La loro posizione è fuori da ogni logica”. Queste le parole del presidente della Lazio (e consigliere Figc), Claudio Lotito, all’uscita dal palazzo federale al termine dell’incontro tra Lega e Aic sul rinnovo del contratto collettivo. La decisione del sindacato di abbandonare la trattativa, e quindi di fatto di scioperare l’11 e 12 dicembre, è ritenuta incomprensibile dal patron biancoceleste. “La loro posizione era di non trattare – ha aggiunto – al di fuori dei sei punti. L’Aic parte da un presupposto sbagliato, perché il contratto collettivo, firmato trenta anni fa, oggi, non va più bene: quel contratto, infatti, non esiste più. Bisogna ripartire da zero. Da parte nostra avevamo limitato le nostre proposte ad 8 punti, ma loro sono rimasti ancorati a trattare solo su 6”.

A far saltare la trattativa, secondo l’Aic, sarebbe stata l’insistenza da parte della Lega per far rientrare nella bozza del nuovo contratto anche il settimo punto, quello dei cosidetti fuori rosa. “E’ un termine improprio – ha confessato Lotito – noi li chiamiamo allenamenti in gruppi separati. Su questo punto da parte dal sindacato è in atto un processo di mistificazione della realtà. Come si fa, a far allenare insieme 40 giocatori?

Sciopero confermato l’11 e 12 dicembre: “Colpa della Lega”ultima modifica: 2010-11-30T20:35:41+01:00da
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