Dopo l’agitazione che ha paralizzato gli scali del Paese i controllori di volo starebbero tornando ai posti di lavoro. Disagi anche negli aeroporti italiani. Dichiarato lo stato di allerta
E’ paralisi in Spagna per lo sciopero selvaggio dei controllori di volo che, dalle 18 di venerdì 3 dicembre, hanno incrociato le braccia e lasciato le torri di controllo dichiarandosi simultaneamente “tutti malati”. Decine di migliaia di persone, in partenza per le vacanze del ‘ponte della Costituzione’ (lunedì 6 dicembre e mercoledì 8 dicembre sono festivi in Spagna) sono rimasti all’improvviso bloccate negli aeroporti. La compagnia aerea spagnola Iberia ha cancellato tutti i voli previsti fino alle 6 di domenica 5 dicembre anche se nelle prime ore del pomeriggio i controllori starebbero tornando ai posti di lavoro.
La stessa decisione è stata presa anche da altre compagnie aeree come Ryanair o Alitalia, che ha cancellato tutti i voli da e per la Spagna della mattinata.
Fra le decine di migliaia di passeggeri bloccati negli aeroporti, proteste, rabbia, sdegno, che sono cresciuti con il passare delle ore nei collegamenti con radio e tv.
In campo l’esercito – Per far fronte alla situazione che rischia di protrarsi anche nella giornata di sabato 4 dicembre è sceso in campo anche l’esercito, che ha preso il controllo dello spazio aereo spagnolo.
Stato di allerta – In seguito al caos negli aeroporti il governo spagnolo del premier
socialista Jose’ Luis Zapatero ha decretato lo “stato di allerta”, lo ha annunciato il vicepremier Alfredo Rubalcaba dopo una riunione straordinaria del consiglio dei ministri.
Il ministro dei trasporti Jose’ Blanco, numero due del partito socialista, in contatto permanente con Zapatero, ha formato un gabinetto di crisi, integrato anche dal vicepremier Alfredo Rubalcaba, dal ministro della difesa Carme Chacon e dal capo di stato maggiore dell’esercito. Il ministro Blanco ha denunciato il “ricatto intollerabile” dei controllori, che “hanno preso in ostaggio i cittadini”.
I motivi della protesta – I controllori protestano contro un decreto adottato venerdì 3 dicembre dal governo, che regolamenta i loro orari di lavoro, e contro la privatizzazione parziale dell’ente degli aeroporti Aena pure avviata dall’esecutivo Zapatero in mattinata. Ma il conflitto fra governo e controllori dura da oltre un anno, con fasi alterne di tensione e di calma apparente.
Disagi anche in Italia – Sono decine, anche negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino, i voli in partenza per la Spagna annullati a causa dell’improvviso sciopero selvaggio dei controllori di volo iberici. Molti passeggeri sono in attesa di essere imbarcati sul primo volo utile.