Pubblicato un nuovo documento con l’elenco dei “siti” che gli Stati Uniti vogliono proteggere dagli attacchi terroristici. Online nuovi documenti su Italia e Russia in cui Berlusconi definisce Medvedev un “mero apprendista di Putin”
Wikileaks ha pubblicato una lista segreta di siti “sensibili” in tutto il mondo che gli Usa vogliono proteggere dagli attacchi terroristici, perché la loro perdita, secondo il Dipartimento di Stato, avrebbe un “impatto critico sulla sicurezza statunitense”. Nell’elenco figurano anche due aziende italiane. Secondo la Bbc si tratta del documento più controverso pubblicato fino ad ora da Wikileaks.
La lista – In un cablogramma del febbraio 2009 il Dipartimento di Stato chiese alle missioni statunitensi all’estero di aggiornare l’elenco di infrastrutture e risorse in giro per il mondo “la cui perdita avrebbe potuto avere conseguente critiche sulla salute pubblica, la sicurezza economica e/o nazionale degli Stati Uniti”. L’elenco comprende aziende produttrici di cavi sottomarini, imprese del settore delle comunicazioni, porti, aziende estrattive di risorse minerarie e di importanza strategica (per esempio case farmaceutiche che producono vaccini), individuate in una serie di Paesi, dall’Austria alla Nuova Zelanda. Nel dispaccio si invitano chiaramente i diplomatici a “non consultare i governi ospitanti rispetto alla richiesta”, che viene presentata sotto il National Infrastructure Protection Plan (che mira a rafforzare la protezione delle risorse chiave “per prevenire, scoraggiare, neutralizzare o attenuare gli effetti degli sforzi di terroristi per distruggere, paralizzare o sfruttarle, e per rafforzare la preparazione a livello nazionale, la risposta e il rapido recupero in caso di attacco, calamità naturali o altra emergenza”).
Il dispaccio rivela una vasta gamma di siti e aziende considerate vitali per gli interessi e la sicurezza, dalle grandi infrastrutture come il canale di Panama e gli oleodotti, aziende sanitarie e persino una società italiana che produce una sostanza da utilizzare per il morsi dei serpenti; e ancora fornitori danesi e tedeschi per il vaccino contro il vaiolo e la rabbia, aziende per la difesa, miniere di cromite in India, dighe e progetti idrogeologici in Canada, che alimentano gli Usa.
Le aziende in Italia – Le due aziende italiane sotto la lente dell’intelligence statunitense sono situate l’una in Emilia Romagna e l’altra in Sicilia. La Glaxo Smith Kline Spa è una multinazionale farmaceutica nata nel 2000 che ha la propria sede principale a Verona. Ad interessare gli Usa – secondo il dispaccio di Wikileaks – sarebbe però lo stabilimento di San Polo di Torrile, in provincia di Parma, che si occupa – come si legge sul sito della Glaxo Smith Kline – “dello sviluppo di nuovi prodotti in forma sterile e della produzione di vaccini e di liquidi e liofilizzati sterili a livello mondiale”.
Il gasdotto Transmed, invece, è uno degli impianti principali che porta idrocarburi in Italia direttamente dai paesi produttori. Lungo oltre 2.000 chilometri, il Transmed trasporta gas dall’Algeria alla Val Padana. L’inaugurazione è avvenuta nel 1983, dopo aver firmato il contratto tra Eni e Sonatrach, la compagnia petrolifera algerina di stato. “Il punto di arrivo in Italia – si legge sul sito dell’Eni – è a Minerbio, vicino Bologna, nella Pianura Padana”.
“Medevev? Apprendista di Putin” – Nuove indiscrezioni sui rapporti tra Italia e Russia sono stati pubblicati da El Pais. Si tratta di un documento in cui Silvio Berlusconi definisce Vladimir Putin “il centro del potere in Russia” e Dmitri Medvedev un mero “apprendista” del premier russo. Il premier avrebbe riferito questi giudizi nel primo incontro con David H. Thorne, l’ambasciatore americano in Italia nominato da Barack Obama. Nel resoconto, del 21 settembre 2009 il diplomatico Usa racconta il suo primo incontro con il presidente del Consiglio italiano, incentrato su Afghanistan, Russia, Iran e candidatura di Chicago alle Olimpiadi del 2016. Secca la smentita di Palazzo Chigi. “Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, non ha mai pronunciato le frasi sul Presidente russo Medvedev che gli vengono attribuite dalle ultime rivelazioni di Wikileaks, né ha mai tracciato paragoni, in pubblico o in privato, tra il Presidente Medvedev e il Primo Ministro Putin”, si legge in una nota.