Da Wikileaks. Sit com e show satirici incidono più che programmi governativi da 500 milioni di dollari
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I migliori avversari della jihad islamica sono le sitcom americane Casalinghe Disperate, Friends, David Letterman Show. Parola dei funzionari americani che lavorano all’ambasciata statunitense di Gedda, una delle più grandi città dell’Arabia Saudita. In uno dei tanti messaggi riservati spediti a Washington e resi pubblici da Wikileaks, i diplomatici affermano che queste trasmissioni televisive si dimostrano la migliore arma degli Stati Uniti per allontanare i giovani mediorientali dalla cultura del martirio e della violenza. Le sitcom e gli show satirici riescono a sedurre questi potenziali terroristi e aiutano la causa statunitense molto di più degli svariati milioni spesi dagli Usa per propagandare le proprie ragioni attraverso Al-Hurra, il canale satellitare all news filoamericano, creato nel 2004 per volere dell’amministrazione Bush. e lo show televisivo
AMERICAN WAY OF LIFE – Il messaggio diplomatico inoltrato nel maggio 2009 dai diplomatici statunitensi, secondo quanto racconta il Guardian di Londra, s’intitolerebbe “David Letterman: Agent of Influence” e descriverebbe quest’ultimo programma satirico come un’efficace arma in “quella guerra delle idee” che gli Stati Uniti assieme al governo saudita stanno conducendo contro gli estremismi islamici. Inoltre secondo i funzionari americani il fascino di attori come Eva Longoria e Jennifer Aniston avrebbe un forte impatto sugli adolescenti mediorientali, sempre più affascinati dall’American way of life: «I sauditi si mostrano adesso molto interessati al mondo che esiste al di là dei loro confini e molti cittadini, se avessero le possibilità, vorrebbero studiare negli Stati Uniti – recita la nota diffusa da Wikileaks – Mai come ora sono fortemente affascinati dalla cultura americana». Alla fine i funzionari ribadiscono che il soft power – la capacità di sponsorizzare gli ideali e lo stile di un paese attraverso la cultura popolare e la tv – persuade molto di più la popolazione mediorientale rispetto alla propaganda pura e semplice.
Francesco Tortora