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Intercettazioni Unipol, Paolo Berlusconi rinviato a giudizio

La procura di Milano archivia invece la posizione di Silvio Berlusconi. Il fratello del premier sarà giudicato per il caso delle telefonate tra Fassino e Consorte (“abbiamo una banca”) pubblicate su “Il Giornale”

Paolo Berlusconi, fratello del presidente del Consiglio (Ansa)

MILANO – La procura di Milano ha chiesto l’archiviazione per Silvio Berlusconi che era indagato per ricettazione e concorso in rivelazione di segreto d’ufficio, insieme al fratello Paolo e ad altre persone, nell’inchiesta sul «passaggio di mano» dell’intercettazione telefonica tra Piero Fassino e Giovanni Conforte ai tempi delle indagini sul tentativo di scalata a Bnl da parte di Unipol. È stato invece chiesto il processo per il fratello del premier, Paolo Berlusconi, e di altre persone tra cui l’ex titolare della Research Control System, Roberto Raffaellli e l’imprenditore Fabrizio Favata.

«ABBIAMO UNA BANCA» – Dell’iscrizione nel registro degli indagati di Silvio Berlusconi si è appreso solo oggi al momento della richiesta di archiviazione. Richiesta che il pm Maurizio Romanelli, titolare dell’inchiesta, ha ritenuto di dover inoltrare al gip non sono emersi elementi sufficienti per chiedere il processo. Stando alle indagini, Paolo Berlusconi e Fabrizio Favata la vigilia del Natale del 2005 si erano recati ad Arcore per fare ascoltare al presidente del Consiglio l’audio dell’ intercettazione telefonica tra Fassino e Consorte con la frase ormai nota dell’allora segretario dei Ds che diceva al banchiere: «Allora abbiamo una banca». (Fonte: Ansa)

Intercettazioni Unipol, Paolo Berlusconi rinviato a giudizioultima modifica: 2010-12-16T15:15:50+01:00da
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