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Intrappolati sull’A1, coda di 38 km Il presidente toscano: «Class action»

La Protezione civile: ignorate nostri allarmi. Tra Firenze e Arezzo auto e camion fermi da più di 20 ore. Polemica tra Rossi e il presidente dell’Anas Ciucci

Caos sull’autostrada del Sole tra Firenze e Arezzo: migliaia di auto sono bloccati da circa venti ore – dalle 15 di venerdì – dopo le abbondanti nevicate che hanno paralizzato il centro Italia e in particolare la Toscana. La coda tra Valdarno e Firenze sud, in direzione nord, ha raggiunto i 38 chilometri e migliaia di persone hanno trascorso la notte al gelo. Ci sono camion e auto abbandonati: in molti hanno preferito raggiungere a piedi l’abitato più vicino. La situazione è in lento miglioramento ma i blocchi che si sono formati – con mezzi fermi perché privi di gomme termiche o catene – non sono risolti. Tutti i mezzi spazzaneve e spargisale a disposizione stanno lavorando, soprattutto in direzione nord nel tratto tra Valdarno e Firenze Certosa, dove ci sono diversi chilometri di coda. Sulla zona non nevica più, il problema ora è il ghiaccio sulla carreggiata. Migliore la situazione in direzione sud, dove il traffico scorre seppur lentamente. L’A1 è chiusa da Monte San Savino, in provincia di Arezzo, fino al capoluogo toscano.

SOCCORSI DIFFICILI – Rallentati i soccorsi per la difficoltà a entrare con i mezzi nel serpentone di auto: nella notte 15 squadre hanno raggiunto a piedi il tratto bloccato e non tutte ci sono riuscite. Ora gli operatori stanno pulendo la neve intorno a ciascuna auto, ma chi è senza catene o gomme da neve si blocca di nuovo. Forze dell’ordine e volontari stanno distribuendo coperte, viveri e bevande calde. La Protezione civile di Firenze ha organizzato con i vigili fuoco un mezzo carico di derrate alimentari, per risalire da Firenze sud a Incisa, centro della crisi. «Non ho mai visto nulla del genere» dice un automobilista, aggiungendo che alcuni addetti della società Autostrade, a piedi, hanno portato acqua e zucchero per un neonato rimasto bloccato in coda che aveva urgente bisogno di latte. Praticamente impossibile contattare i centralini delle forze dell’ordine, costantemente occupati. «Undici ore bloccato in autostrada, dieci delle quali fermo tra la neve, nello stesso punto, senza muovermi di un centimetro, a poca distanza dall’ingresso in autostrada che ho imboccato perché il pannello segnalava “code a tratti”» aggiunge l’automobilista, bloccato tra Firenze Sud e Scandicci dal primo pomeriggio di venerdì -. I pannelli erano tranquillizzanti, code a tratti per chi frequenta questa autostrada sono la norma, nulla di strano. Il problema è che appena entrato sono rimasto fermo, bloccato, per dieci ore. Poi in un’ora ho percorso qualche metro. Nessuno ci informava su nulla, le radio davano poche notizie, non si capiva quel che stava succedendo. Ho visto entrare, con me, mezzi pesanti senza catene. Ho visto sull’autostrada camion e tir di traverso che bloccavano le carreggiate e mi sono chiesto: perché li hanno fatti entrare? perché non dare messaggi più chiari sui pannelli a messaggio variabile? È una vergogna». Nella notte d’inferno sull’A1 c’era anche il vice presidente del Senato Vannino Chiti, rimasto bloccato da mezzanotte alle 11.30 nei pressi dell’uscita Val d’Arno.

«ALLARMI IGNORATI» – Secondo il capo della Protezione civile Franco Gabrielli la situazione era prevista ed evitabile: «I disagi e le nevicate erano state ampiamente segnalate in maniera puntuale e precisa con una dettagliatissima circolare a tutti gli enti. Se fossero state seguite non ci saremmo trovati in questa situazione. C’è stato un sistematico disinteresse degli italiani che si sono messi in auto senza attrezzature adeguate». Gabrielli sottolinea comunque che «la priorità è portare generi di conforto e carburante per liberare gli automobilisti bloccati, poi verrà il momento di fare la somma delle responsabilità». Il comitato operativo della Protezione civile sta valutando gli interventi da attuare per liberare i viaggiatori: la situazione più critica tra Incisa e Valdarno, una decina di chilometri di coda con centinaia di persone immobilizzate. «È difficile raggiungerle – spiega Gabrielli – e dunque dobbiamo lavorare tutti per andare a prendere anche l’ultimo automobilista». La Regione Toscana fa sapere che dalle 22 di venerdì è impossibile mettersi in contatto telefonico con la Società Autostrade e Anas e che molti, per avere informazioni, hanno chiamato la Sala operativa regionale.

ALTRE STRADE – Alcuni automobilisti sono rimasti bloccati anche sulle rampe d’accesso della superstrada Firenze-Pisa-Livorno, chiusa fino a Montopoli (Pisa): hanno passato la notte in macchina. Praticamente risolta la situazione sull’A12 tra Livorno e Rosignano, che rimane comunque chiusa: nella notte quasi tutti i mezzi bloccati tra gli svincoli della Variante Aurelia sono ripartiti. Come Firenze, anche Pisa si è svegliata con il sole ma la situazione non è migliorata sul fronte della viabilità. È tornata percorribile l’A11, bloccata nelle ore scorse dalla neve: chi arriva da Bologna verso Firenze viene ora indirizzato sulla Firenze-Mare, per poi proseguire lungo l’Aurelia in direzione Roma. Sull’A11 sono però ancora chiuse tutte le entrate tra Firenze e Montecatini. In Emilia-Romagna ha smesso di nevicare ed è tornato il sole, ma le conseguenze della nevicata sono pesantissime nel nodo di Bologna, con una lunga coda sull’Autosole da Modena nord a Bologna. La Polstrada ha chiuso i caselli verso sud: Sasso Marconi, Casalecchio di Reno e Borgo Panigale. In mattinata la stazione di Sasso Marconi è stata aperta a tratti per 10 minuti e poi chiusa per i successivi 10, con l’ausilio di safety car, macchine di sicurezza a sostegno ai viaggiatori. Situazione difficile anche sulla Statale Porrettana, scelta dai viaggiatori come alternativa all’A1. La Polstrada suggerisce per chi è diretto a Firenze di puntare sull’A15 da Parma verso Livorno, oppure sull’A14 uscendo a Cesena per prendere la E45 Ravenna-Orte. Continua poi a nevicare sull’A23 tra Udine e il confine e sull’A27 tra Treviso e l’allacciamento con la SS 51. In tutte le autostrade della penisola sono obbligatorie catene a bordo o pneumatici invernali. Ci si può informare sulle condizioni meteo e di viabilità su radio Rtl 102.5 o Isoradio 103.3 e sul sito www.autostrade.it (call center 840.042121).

SITUAZIONE TRENI – E c’è ancora caos sulle linee ferroviarie. L’intercity Salerno-Torino partito venerdì mattina è arrivato poco dopo le 6 alla stazione di Porta Nuova, con oltre 13 ore di ritardo, dopo essere rimasto fermo fermato per quasi 10 ore alla stazione di Livorno. Nessuno dei 400 passeggeri ha avuto problemi di salute: sabato sera sono stati rifocillati e visitati. Disagi e treni in ritardo anche sulla linea Torino-Genova: nel tratto Trofarello-Asti la neve ha fatto cadere le linee di alimentazione aeree di un binario. La tratta è stata ripristinata sabato intorno alle 13.30. I tecnici delle Ferrovie hanno lavorato ininterrottamente nel corso della notte per riportare la situazione verso la normalità, in particolare nella stazione di Firenze Santa Maria Novella, dove la neve ha completamente coperto i binari bloccando la circolazione dei convogli. La circolazione è ripresa sabato intorno alle 9.30, con l’ingresso dell’Intercity 580 Terni-Milano. In Friuli Venezia Giulia ritardi e cancellazioni di treni sono causati dalla formazione di ghiaccio sui cavi dell’alimentazione elettrica, che impediscono l’arrivo di elettricità ai locomotori. In Abruzzo è interrotta la linea Roma-Sulmona.

AEROPORTI – Sempre chiusi gli aeroporti di Firenze e Pisa (in quest’ultimo sono stati cancellati 22 voli in arrivo e in partenza). Sta invece tornando alla normalità lo scalo di Orio al Serio (Bergamo), dove 3.900 persone sono rimaste a piedi venerdì per la cancellazione di 28 voli Ryanair. La maggior parte dei passeggeri ha trovato una collocazione su voli alternativi prima delle 22, mentre 200 hanno dovuto trascorrere la notte in aeroporto. La Protezione civile ha sistemato 170 brande nell’area check-in e nella sala vip, i volontari hanno fornito bevande calde e generi di primo conforto. Dalle 6 lo scalo ha ripreso la normale attività e tutti i passeggeri in attesa sono partiti. L’Enac ha convocato Alitalia e Aeroporti di Roma dopo i disservizi di venerdì.

CLASS ACTION – Numerose le polemiche sui pesanti disagi causati dal maltempo. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha definito «intollerabile» il fatto che Roma sia rimasta bloccata in quasi tutti gli accessi stradali. Anche per Matteo Renzi – primo cittadino di Firenze – è «inaccettabile» quanto accaduto, e il presidente della Toscana Enrico Rossi è arrivato ad annunciare una class action contro i responsabili della viabilità e dei trasporti, invitando i cittadini a inviare alla Regione testimonianze dei disservizi. E di messaggi ne sono arrivati a centinaia. Insieme alle e-mail nel dossier finiranno le telefonate arrivate alla centrale della Protezione civile regionale. «È ora di dire basta – afferma Rossi -. Denuncerò chi non ha rispettato la nostra allerta, tempestiva e dettagliata, chi non è intervenuto, chi non ha fatto il suo dovere, chi ha mostrato gravissima negligenza. Ora è il momento del dovere, questi fatti avvengono quando una intera società si deresponsabilizza». Secca la replica del presidente dell’Anas Pietro Ciucci: «Quando accadono eventi straordinari come questi, prima di pensare a procure, class action e quant’altro, bisogna pensare a risolvere i problemi». Secondo Ciucci, i problemi causati dalla nevicata sono stati «un problema che non ha riguardato una sola strada o una sola autostrada, ha riguardato province e regioni. E in Toscana, non soltanto strade di Anas avevano problemi, ma anche strade gestite direttamente dalla regione». Contro-replica di Rossi: «Il presidente dell’Anas dice una bugia. Non esistono strade gestite direttamente dalla regione. Allo stesso modo venerdì Ciucci negava l’evidenza dei problemi sulla Firenze-Siena, quando migliaia di persone erano costrette in colonna e al freddo dal primo pomeriggio. Di questi disagi il direttore Ciucci risponderà alla Procura e ai cittadini che vorranno attivare una class action, che la Regione promuove e sostiene. La verità è che un servitore dello Stato, perché tale Ciucci dovrebbe essere, ho sottovalutato la nostra allerta e solo successivamente e tardivamente è intervenuto, su insistenza mia e del ministro Matteoli. Mi deve le sue scuse e soprattutto le deve ai toscani».

AUTOTRASPORTATORI – Giovanni Moltali (Fita-Cna), rappresentante degli autotrasportatori, punta il dito contro Autostrade: «Invece di garantire la circolazione come dovrebbe fare, scarica la responsabilità sugli operatori che fanno solo il loro lavoro. È gente impegnata a far girare l’Italia e che dovrebbe poter contare su infrastrutture efficienti. Ma così non è. Per come la vedo io ci vorrebbe una class action contro Autostrade». Sempre sul fronte del trasporto merci, il ministro dei Trasporti Matteoli ha autorizzato per questo fine settimana, in deroga al calendario dei divieti, la circolazioni dei tir e dei mezzi pesanti, «in considerazione delle avverse condizioni meteorologiche di venerdì».

 

Redazione online

Intrappolati sull’A1, coda di 38 km Il presidente toscano: «Class action»ultima modifica: 2010-12-18T15:06:02+01:00da
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