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Baldwin truffato da Costner, nel nome dell’ecologia

Il disastro del golfo del Messico e una tecnologia depurativa. Un’intricata vicenda finanziaria vede protagonisti le due star di Hollywood

Kevin Costner (Ansa)

HOLLYWOOD – Mercoledì 22 dicembre l’attore Stephen Baldwin presenta una querela presso il Tribunale distrettuale della Louisiana contro il collega Kevin Costner. Baldwin, con l’amico Spyridon Contogouris, sostiene di essere stato indotto da Costner e dai suoi soci a vendere le azioni della società Ocean Therapies Solutions (partecipata da Baldwin e Contogouris) sul più bello, privandosi di eventuali guadagni da capogiro. La Ocean Therapies Solutions avrebbe infatti dovuto commercializzare la tecnologia della Cinc (Costner in Nevada Corporation), consistente in macchinari in grado di separare il petrolio dall’acqua. Ma proprio alla vigilia del 12 giugno, quando Bp acquista i sofisticati macchinari per fronteggiare l’emergenza della piattaforma Deepwater Horizon, Baldwin e il socio vendono le proprie quote, depistati da informazioni errate da parte di Kevin Costner, che nega l’interesse di Bp nell’affare.

BALDWIN CONTRO COSTNER – Tutto ha inizio nel 2000, quando Contogouris venne avvicinato da alcuni rappresentanti di Costner al fine di commercializzare i prodotti della Cinc. L’uomo d’affari di origini greche sostiene oggi di avere raggiunto un accordo con l’azienda del protagonista di Balla con i lupi che prevedeva per lui una commissione di vendita per ogni singolo macchinario commercializzato. In seguito all’incidente del Golfo del Messico, Contogouris capì che quello era il momento buono per tentare di piazzare sul mercato i macchinari della Cinc, ma quando tentò di mettersi in contatto con Costner, gli venne detto che l’attore aveva venduto le sue quote della società a un certo Brett Shelton. Alla fine di aprile entra in scena Stephen Baldwin che, con Contogouris e un procuratore locale, John Houghtaling, si reca a New Orleans per girare un documentario sul disastro in corso. Contemporaneamente Houghtaling promette di potere entrare in contatto con la dirigenza di Bp e, fiutato l’affare, i tre fondano una joint venture, la Ocean Therapies Solutions (Ost), con la quale firmano in seguito un accordo con la Cinc. Nello stesso giorno Bp accetta di testare i macchinari grazie all’intervento di John Houghtaling.

La piattaforma petrolifera della Bp in fiamme nel Golfo del Messico, il 19 maggio 2010 (Ansa)

L’AFFARE SI COMPLICA – A questo punto tra i soci della neonata Ost, della quale Baldwin detiene il 10 per cento e Contogouris il 28, nascono divergenze sul tipo di accordo da stipulare con i vertici di Bp: c’è chi vuole un’intesa a lungo termine e chi propone una vendita occasionale legata esclusivamente all’emergenza Deepwater Horizon. In più, nel frattempo, fallisce l’opportunità di girare il documentario e questo sfocerà in un altro procedimento giudiziario. Le contese interne rischiano di portare la Ost al fallimento, che viene evitato proprio grazie a Kevin Costner quando a giugno si presenta davanti al Congresso degli Stati Uniti per illustrare la potenziale utilità della sua tecnologia. In seguito alle dichiarazioni dell’attore e regista americano la dirigenza di Bp organizza un incontro.

INGANNATI – Nella querela presentata da Baldwin e Contogouris, i due affermano di essere stati volutamente esclusi dal meeting con l’azienda petrolifera (che si concluse con il versamento da parte di Bp di un deposito di 18 milioni di dollari, come acconto per i futuri acquisti) e di avere ricevuto dalla CincOcean Therapies Solutions è a un passo dal fallimento e Baldwin e Contogouris decidono di vendere le rispettive quote: l’undici giugno incassano due milioni di dollari, che si sospetta provengano dal deposito versato da Bp alla Cinc. Soltanto tre giorni dopo la vendita, Bp acquista 32 depuratori al prezzo di 52 milioni di dollari. Due giorni dopo Costner e i suoi soci aprono, come sostiene la querela, «clandestinamente, segretamente e ingiustamente un conto corrente bancario che presumibilmente viene utilizzato come un salvadanaio personale», senza informare né Baldwin né Contogouris. I due hanno dichiarato di essere venuti a conoscenza dell’inganno solo verso la metà di luglio e ora chiedono un risarcimento complessivo di 14.4 milioni di dollari. informazioni che negavano qualunque interesse di British Petroleum per i depuratori di Costner. A questo punto la

Emanuela Di Pasqua

Baldwin truffato da Costner, nel nome dell’ecologiaultima modifica: 2010-12-24T21:03:23+01:00da
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