Fulvio e Maura Gambirasio: «anche le forze dell’ordine la pensano come noi». Parlano i genitori della ragazzina scomparsa: «Aprano quella porta che la separa dalla sua libertà»
“Noi siamo una famiglia semplice”. I genitori di Yara Gambirasio parlano per la prima volta davanti alla stampa e lanciano un appello ai presunti rapitori della figlia, scomparsa ormai da 32 giorni da Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo.
“Siamo un nucleo di persone che ha basato la propria unità sull’amore, – prosegue l’appello – sul rispetto, sulla sincerità e sulla solarità del nostro quieto vivere. Da un mese ci stiamo ponendo innumerevoli domande sul chi, il che cosa, il come, il quando e il perché ci sta accadendo tutto ciò. Noi non cerchiamo risposte, noi non chiediamo di sapere, noi non ci assilliamo per capire, noi non vogliamo puntare il dito verso qualcuno, noi desideriamo solo, immensamente, che nostra figlia faccia ritorno nel suo mondo nel suo paese, nella sua casa, nelle braccia dei suoi cari.”
“Noi imploriamo la pietà di quelle persone che trattengono Yara – hanno detto Fulvio e Maura Gambirasio, tenendosi per mano – chiediamo loro di rispolverare nella loro coscienza un sentimento d’amore; e dopo averla guardata negli occhi gli aprano quella porta o quel cancello che la separa dalla sua libertà. Noi vi preghiamo, ridateci nostra figlia, aiutateci a ricomporre il puzzle della nostra quotidianità, aiutateci a ricostruire la nostra normalità.”
“La gente ci conosce bene, non abbiamo mai fatto o voluto il male di nessuno, ci siamo sempre dimostrati come una famiglia aperta, trasparente e disponibile verso gli altri e non meritiamo di proseguire la nostra vita senza il sorriso di Yara. Grazie”.
I genitori della ragazza hanno inoltre voluto ringraziare”tutta la gente che con molto amore, con rispetto ci sta sostenendo in questo cammino di speranza”. Parlando con i giornalisti, prima di leggere il loro appello, hanno spiegato di parlare di “cammino di speranza” perché “noi crediamo, siamo convinti, come le forze dell’ordine, che Yara sia viva”.