Il massimo della visibilità a Milano. Lo spettacolo sarà doppio: martedì anche le stelle cadenti d’inverno
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MILANO – Il 2011 potrebbe essere ricordato come l’anno delle eclissi, che regaleranno spettacoli indimenticabili per gli appassionati di fenomeni astronomici. Se ne potranno ammirare sei: due riguarderanno la Luna e quattro, invece, il Sole.
La prima parziale di Sole avverrà martedì 4 gennaio e sarà visibile da buona parte dell’Europa, che vedrà sorgere il Sole già oscurato dalla Luna. L’osservazione sarà migliore spostandosi verso Nord (a Copenaghen l’oscuramento sarà dell’82.6 per cento e a Berlino dell’80.6 per cento).
In Italia, comunque, sarà un fenomeno da record. Secondo gli astronomi sarà, insieme a quella del 20 marzo 2015, la maggiore eclissi visibile sino al 2026. Nella tarda notte di martedì, inoltre, tutti con il naso all’insù per ammirare uno sciame di meteore delle Quadrantidi, che prendono il nome dalla costellazione che si trova nel Quadrante Murario.
A partire dalle 7.45 del mattino comincerà l’eclissi parziale di Sole . Chi vive nel Sud del nostro Paese vedrà per primo il massimo dell’eclissi, che a Palermo è prevista intorno alle 9.06. A Roma sarà visibile alle 9.11 a Roma mentre un minuto dopo a Milano, dove la Luna coprirà il 70 per cento del disco solare. A Roma la percentuale scenderà al 60 per cento e, a Catania, al 50 per cento.
Il fenomeno complessivamente durerà fino alle 10.40.
Anche se sarà un’eclissi parziale, è necessario proteggere adeguatamente gli occhi per scrutare il cielo indossando occhiali da sole specifici per questo tipo di osservazioni che si possono acquistare anche nelle «normali» ottiche. Chi non lo fa, privilegiando soluzioni fai-da-te, può rischiare danni seri danni alla retina. È sconsigliabile, ad esempio, utilizzare i vetri affumicati, che lasciano filtrare le radiazioni più pericolose per gli occhi. L’importanza del fenomeno astronomico di martedì ha già richiamato l’attenzione degli appassionati che stanno organizzando in tutta Italia sedute di osservazione. «L’unico problema è che l’eclissi avverrà con il Sole ancora piuttosto basso – ha detto l’astrofisico Gianluca Masi, del Planetario di Roma – e quindi si potrà osservare da un punto in cui l’orizzonte è libero».
Alessio Ribaudo