L’ad del lingotto: «salta mirafiori se non passa il referendum». Debutto positivo dei due titoli: l’Auto apre a 7,04 euro, Industrial a 8,76 euro
Milano – Debutto positivo alla Borsa di Milano per i due titoli del Lingotto: Fiat Industrial ha aperto con una quotazione di 9 euro mentre Fiat spa ha avviato le contrattazioni a 6,9 euro. Dopo l’iniziale stabilità dei titoli la contrattazione è stata sospesa per eccesso di volatilità: tecnicamente i titoli sono in “asta di volatilità” dopo aver segnato un prezzo teorico di 7,04 euro per Fiat Auto e 8,76 per Fiat Industrial.
Marchionne: “Al passo coi tempi” “Abbiamo il dovere di stare al passo con i tempi e di valorizzare tutte le nostre attività». Lo ha detto Sergio Marchionne, presidente di Fiat Industrial, nel corso della cerimonia della doppia quotazione di Fiat e Fiat Industrial a Piazza Affari. Marchionne ha sottolineato che quello della quotazione “è un momento molto importante per la Fiat, perché rappresenta, allo stesso tempo, un punto di arrivo e un punto di partenza”.
Confindustria L’uscita di Fiat da Confindustria? “La vedo come possibile, ma non probabile. Fiat – ha aggiunto Marchionne – non può continuare ad essere condizionata”.
Mirafiori, con il 51% no nessun investimento “Se vince il no con il 51% la Fiat non farà l’investimento a Mirafiori, dice Marchionne. “Se il referendum di Mirafiori – ha proseguito – raggiungerà il 51% andremo avanti con il nostro progetto. La gente si deve impegnare a fare le cose. La Fiat non ha lasciato fuori nessuno – ha detto ancora Marchionne – se qualcuno ha deciso di non firmare, non significa che io abbia lasciato fuori qualcuno. La Fiat ha bisogno di libertà gestionale e non può essere condizionata da accordi che non hanno più senso”.
Il rapporto con Chrysler Fiat potrebbe salire al 51% di Chrysler già nel 2011: l’ipotesi, definita “possibile ma non probabile”, è stata confermata da Marchionne. “È possibile – ha spiegato – che noi saliamo al 51% se Chrysler decide di andare in Borsa nel 2011”. Non c’è invece “nessun piano” di fusione tra Fiat e il gruppo di Detroit.