Politica, le sfide. L’assessore leghista inserisce la festa di San Marco al posto della Liberazione. Provincia sotto accusa: insorge il Pd, protesta un Comune
Per il presidente della Provincia Barbara Degani va ricordata la differenza esistente tra il calendario di appuntamenti dell’istituzione presieduta e quelli propri dell’Identità Veneta. «Nel calendario della Provincia il primo maggio lo si festeggia – spiega – sul palco l’anno scorso io c’ero accanto ai rappresentanti delle altre istituzioni, così come c’ero il 25 aprile quando si ricordava la Liberazione. Ma questo è il calendario dell’Identità Veneta». Osservazione che a ben guardare fa però a pugni con una «Festa della Repubblica» che compare puntualmente il due giugno del tanto discusso calendario. Scende nel dettaglio l’assessore regionale Maurizio Conte, già segretario provinciale padovano. «La Festa del Popolo Veneto è sancita da una legge regionale approvata tre anni fa – ricorda – e San Marco ha chiaramente la priorità sulla Liberazione per un calendario dedicato all’Identità Veneta». E la festa dei lavoratori? «I veneti sono dei grandi lavoratori – aggiunge poi – per loro ogni giorno Natale e Pasqua compresa è la loro festa del lavoro». Chi si scaglia, scandalizzato, contro il calendario è il consigliere regionale del Partito Democratico Piero Ruzzante. «Dimenticando di festeggiare la Liberazione – spiega – evidentemente dimenticano anche il grande tributo di sangue dato dai veneti all’Italia, dimenticano la medaglia d’oro per la resistenza dell’Università di Padova e il sangue di chi è morto per amare e difendere la propria terra. Tutto ciò offende i veneti. Al massimo celebra una identità veneta che non è quella reale, che è costruita sull’ignoranza e ad uso e consumo della Lega Nord». L’invito del consigliere regionale, a maggior ragione in un periodo di «vacche magre» per le finanze degli enti pubblici, è di rispedire al mittente un calendario «costoso e di cui sinceramente se ne poteva fare a meno».
Riccardo Bastianello