L’ATTIVITA’ DELLA POLIZIA POSTALE NEL 2010. In aumento i casi di diffamazione attraverso social network o siti. Tra questi anche un portale che invitava uomini traditi a pubblicare foto o video della ex
Si fingeva fotografo di moda e si diceva impegnato in un casting di modelle per una linea di costumi da bagno marchiata Hello Kitty: in questo modo un milanese di 28 anni era riuscito a contattare un gran numero di ragazzine minorenni attraverso Facebook. A loro chiedeva di farsi fotografare nude o in pose erotiche. Ma la madre di una ragazza, residente in Emilia-Romagna, ha scoperto il raggiro e si è rivolta alla polizia. L’uomo, che si trova ancora in carcere, è stato arrestato in maggio per produzione e detenzione di materiale pedopornografico, sequestrato in enormi quantità.
BILANCIO – È una delle operazioni concluse dalla polizia postale dell’Emilia-Romagna nel 2010. In generale, leggendo i dati del bilancio dell’attività nell’anno appena passato, calano le rapine agli sportelli Postamat, crescono i reati legati al web. In particolare, sono in aumento le denunce per diffamazioni via Internet (127, cioè il 100% in più rispetto al 2009) e gli arresti per truffe (+200%, ma solo due in valore assoluto).
PEDOPORNOGRAFIA – Per detenzione di materiale pedopornografico, gli arrestati in regione sono stati tre (-75% rispetto al 2009), 10 i denunciati, 39 le perquisizioni. I siti web monitorati sono stati 332 e 146 sono entrati nella cosiddetta «black list», 38 in più rispetto al 2009 e per lo più con sedi all’estero.
EX MARITI ARRABBIATI – In aumento anche i casi di diffamazione attraverso i social network o video su noti portali (90 i denunciati, contro i 50 del 2009). Fra questi il sito www.mostramituamoglie.it (ora oscurato) che invitava uomini traditi dalle proprie compagne a pubblicare le loro immagini o filmati, scaricabili poi da altri al costo di 60 euro l’uno. Messe così alla berlina circa 90 donne. Fra loro una modenese, che ha saputo di essere on line dalla cognata che aveva visto le sue foto sul sito.
PHISHING – In aumento anche i casi di phishing con 67 denunciati (+18%) e tre perquisizioni (pari al 300% in più). In particolare, ha evidenziato il dirigente della postale Geo Ceccaroli, di recente si stanno diffondendo offerte di lavoro on line in cui, come unico requisito, si chiede agli aspiranti candidati di avere un conto corrente a proprio nome. Servirà poi per girare ai malviventi il denaro «spillato», ma rischiando così un’accusa per riciclaggio punibile da quattro a 12 anni.
CARTE CLONATE – Altro reato diffuso è la clonazione e l’indebito uso di carte di credito. Nel 2010 sono state denunciate 112 persone contro le 91 dell’anno precedente ed eseguite 27 perquisizioni (+8%). E nell’ultima operazione è stata individuata una banda di 13 ivoriani con base a Bologna che, grazie a un receptionist di un albergo che faceva da «talpa», ottenevano i dati delle carte di credito dei clienti. Secondo Ceccaroli, da quanto risulta finora il giro di denaro prelevato a clienti ignari ammonterebbe a circa due milioni.
RAPINE AL POSTAMAT – In netto calo invece le rapine ai Postamat: nel Bolognese sono state quattro contro le nove del 2009. Merito, secondo la polizia postale, anche del fatto che gli sportelli sono dotati di rilevatori di gas volatile (per evitare esplosioni), anti-skimmer e maculatori che, anche in caso di rapina, macchiano il contante. Infine, da settembre sono stati azzerati furti e rapine ad anziani clienti delle Poste grazie all’impiego di una pattuglia che ogni giorno assiste o accompagna gli anziani.