Da mesi si era trasferita ad Ancona. Indagato per l’omicidio un poliziotto suo ex amante. Il corpo sepolto in una pineta potrebbe essere quello di Rossella Goffo, funzionaria della provincia di Rovigo
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Rossella Goffo (Ansa) |
ASCOLI PICENO – Di lei non si erano più avute notizie dallo scorso maggio. Il ritrovamento di alcune ossa e resti umani sepolti in un boschetto di Colle San Marco, la montagnola che sovrasta Ascoli Piceno, potrebbe ora riaprire il caso di Rossella Goffo, la funzionaria della provincia di Rovigo di cui si ipotizza ora l’omicidio. Assieme alle ossa sono state rinvenuti alcuni oggetti tra cui un braccialetto e una giacca. Questi ultimi sarebbero stati già riconosciuti da Roberto Girardi, marito della donna, medico ad Adria (Rovigo), a cui sono stati mostrati in fotografia. E’ comunque atteso l’esame del Dna per avere la certezza assoluta che tutti i reperti possano essere ricondotti alla Goffo. Ancora nessuna anticipazione, invece, sulla presenza di colpi di arma – da fuoco o da taglio – sui resti, o di strangolamento. La prima perizia, effettuata sul posto, non li avrebbe infatti riscontrati, per cui si attendono gli esiti dell’esame autoptico per sapere come la donna è stata uccisa.
FASCICOLI SEPARATI – La procura della Repubblica di Ascoli ha aperto un fascicolo sul ritrovamento. L’ipotesi di reato è omicidio, ma il fascicolo è per il momento distinto da quello che riguarda il presunto omicidio di Rossella Goffo, la funzionaria della prefettura di Ancona scomparsa a maggio, su cui invece indaga la procura dorica. I fascicoli resteranno distinti fino a quando non si avrà la certezza che i resti rinvenuti nell’Ascolano appartengono proprio alla Goffo.
Il marito della Goffo ancora non è partito alla volta di Ascoli. La polizia ascolana gli avrebbe consigliato di attendere gli esiti dell’autopsia. Rossella Goffo, funzionaria della Prefettura di Rovigo, si era trasferita per un part time alla prefettura di Ancona per seguire un amico, Alvaro Binni, poliziotto conosciuto proprio a Rovigo. Gli inquirenti puntano dunque l’attenzione su Binni (già indagato per omicidio) il quale però si è sempre dichiarato innocente.
IL RITROVAMENTO – Il corpo è stato trovato da due persone che stavano facendo una passeggiata con i propri cani. Era sepolto a una profondità di una quarantina di centimetri, in un luogo non distante dalla strada. E’ una pineta molto frequentata dagli ascolani, per sport o gite fuori porta. Appare quindi strano che il cadavere sia stato sotterrato proprio in questo luogo e nemmeno tanto in profondità. Ma tutto questo lascia pensare a una situazione d’emergenza, per cui chi ha ucciso la donna si è trovato costretto ad agire in fretta.
Sarà effettuato domani mattina l’esame autoptico sul cadavere di una donna in avanzato stato di decomposizione trovato oggi nelle vicinanze di Ascoli Piceno e che potrebbe appartenere a Rossella Goffo, il funzionario della Prefettura di Ancona, scomparsa dal maggio 2010. Il cadavere è stato rinvenuto da due cacciatori sul Colle San Marco, in un bosco situato a circa 10 chilometri dal capoluogo piceno. I cacciatori hanno poi avvertito i carabinieri che si sono recati subito sul luogo del ritrovamento ed hanno effettuato i rilievi sui resti umani del corpo. Indosso al cadavere è stato rinvenuto un braccialetto che potrebbe identificare con precisione l’appartenenza alla donna scomparsa. In relazione alla vicenda della Goffo, l’unico indagato per presunto omicidio, è il tecnico della Questura di Ascoli, Alvaro Binni, il quale si è sempre detto innocente. Il cadavere è stato ora trasferito all’obitorio dell’ospedale ascolano. Sul luogo del ritrovamento è ancora attivo un presidio da parte dei carabinieri in attesa di altri esami che potrebbero essere disposti dalla magistratura. (AGI)