SCONTRI ALLE CELEBRAZIONI DEI 111 ANNI. Lancio di sassi contro agenti e carabinieri, esplose numerose bombe carta: un arrestato, 10 identificati
ROMA – Scontri tra ultrà e e forze dell’ordine alla festa per i 11 anni della Lazio. Dati alle fiamme cassonetti, rotte le vetrine di alcune banche, esplose anche bombe carta. Un arresto e 10 tifosi identificati tra le persone coinvolte nella battaglia ingaggiata nella notte tra sabato 8 e domenica 9 gennaio in zona Prati.
Si celebravano i 111 anni di fondazione della squadra biancoceleste quando tra un gruppo di sostenitori laziali e la polizia sono scattate le prime scintille: mentre gran parte dei tifosi festeggiavano tranquilli in piazza della Libertà – laddove oltre un secolo fa è nata la società sportiva -, alcuni ultrà hanno cominciato un fitto lancio di oggetti contundenti, tra cui sassi e sanpietrini.
Un cassonetto dato alle fiamme durante la guerriglia di sabato 8 |
VENTI FERITI DA PIETRE – Oggetto dell’attacco, i contingenti delle forze dell’ordine impiegati per i servizi di ordine pubblico. In breve i «guerriglieri» sono diventati circa 400 e intorno alle 23 dalle loro schiere i lanci si sono moltiplicati. Ben 14 i feriti registrati tra le fila della polizia di Stato, 6 quelli tra le fila dei carabinieri. La Digos sta passando al setaccio le immagini video realizzate dalla polizia scientifica nella immediatezza dei fatti. Al lavoro da sabato notte anche la squadra mobile e il commissariato Prati, e gli altri uffici che possono garantire un contributo alle indagini ed alla identificazione degli altri responsabili.
Tifosi a margine della festa della Lazio: sullo sfondo il fumo degli incendi (Lapresse) |
SCIARPE E CAPPUCCI – Gli scontri hanno coinvolto quasi la metà dei mille tifosi presenti. Molti degli ultrà si erano coperti il viso con sciarpe e cappucci. Sono esplose anche numerose bombe carta ad alto potenziale che hanno provocato anche il danneggiamento di alcuni veicoli dei contingenti impiegati. Per ripristinare l’ordine, spiega la Questura, è stato necessario ricorrere ad interventi dissuasivi ed al lancio di lacrimogeni. Intanto, gli uomini dei vari uffici della Questura «stanno procedendo al fine di trarre ogni elemento utile alla identificazione degli altri responsabili». La festa dei 111 anni dalla nascita della polisportiva Lazio ha dunque trasformato in un campo di battaglia il centro della capitale. Invece dei previsti fuochi d’artificio, focolai di guerriglia urbana.
Redazione online