Il leader della Lega nord: «Moratti candidata sindaco a Milano? Parliamone». «Il caso Ruby? Porterà voti al premier, ma prima pensiamo al federalismo»
Umberto Bossi (Cavicchi) |
MILANO – Secondo Umberto Bossi il «caso Ruby» non è una minaccia per il governo, anzi alla fine porterà voti al premier perché «la gente con queste vicende inizia a pensare che sia veramente perseguitato». «Prima però dobbiamo fare il federalismo, ma se Berlusconi si sente così minacciato, potrebbe accelerare la corsa al voto. Ma se Berlusconi mi dava retta e fossimo già andati alle elezioni, non sarebbero avvenuti tanti pasticci, avremmo già fatto le elezioni e le avremmo già stravinte. Capisco Berlusconi che si arrabbia, ma è meglio lasciare perdere, lasciare stare la magistratura. Tanto di voti ne piglia già fin troppi», ha aggiunto il ministro per le Riforme.
VOTI – Alla domanda se Berlusconi dovrebbe presentarsi ai pm che lo accusa di concussione e prostituzione minorile, il Senatùr ha risposto: «Scelga lui». «Purtroppo, e per fortuna di Berlusconi, queste vicende gli fanno guadagnare voti, anzi spero di guadagnarli io con la Lega».
FEDERALISMO – Bossi si è detto sicuro di avere tutti i voti per far passare il federalismo fiscale, che la prossima settimana andrà al vaglio della Commissione parlamentare. Il Senatùr ha annunciato novità sul tema: «Abbiamo anche ottenuto la possibilità di dare un po’ di soldi ai Comuni nell’interregno fra qui e il 2014, quando il federalismo fiscale entrerà in vigore. Ho trovato l’accordo con Tremonti».
MORATTI SINDACO DI MILANO? «PARLIAMONE» – Sembra sicura la ricandidatura di Letizia Moratti a sindaco di Milano – Berlusconi l’aveva candidata per il Pdl il 15 novembre scorso, giorno delle primarie del Pd – ma Bossi mette tutto in discussione. «Dobbiamo ancora parlare con Berlusconi», ha detto.
Redazione online