Informati Subito

Fede si tenne una parte del prestito a Mora

Il finanziamento di un milione e 200 mila euro da Berlusconi all’impresario. I pm: accordo all’insaputa del premier

Emilio Fede, direttore del Tg4

MILANO – Che i pm sospettassero finanziamenti ingenti del premier Silvio Berlusconi all’impresario tv Lele Mora (accusato di reclutare prostitute per le sue feste) tramite l’amministratore del «portafoglio» personale del premier, Giuseppe Spinelli, si era intuito venerdì dalla richiesta di perquisire l’ufficio di Spinelli, subito elevato al rango di spazio immune perché «pertinente» alla segreteria politica del presidente del Consiglio. Domenica Berlusconi stesso, nel videomessaggio, aveva ammesso di aver aiutato «l’amico Mora» con «un prestito». Ma ora, dalle intercettazioni sui telefoni dei due indagati per favoreggiamento della prostituzione, sembra di capire che a caldeggiare a Berlusconi la richiesta di Mora di ricevere circa 1 milione e 200 mila euro sia stato il direttore del Tg4 Emilio Fede, che con Mora avrebbe concordato di trattenere per sé 400.000 euro. All’insaputa di Berlusconi.

Il 22 agosto 2010, alle 18.22, Fede e Mora (che è in grossa difficoltà economiche dopo il fallimento da 17 milioni di euro della sua Lm Management costatogli un’inchiesta per bancarotta) cominciano a immaginare cosa dire al Cavaliere. Fede: «Lele, studiamo insieme… Gli dico: “Senti, ho visto Lele, non sta bene ed è preoccupato, forse credo che una mano bisognerebbe dargliela, hai fatto tanto bene a tanta gente, lui poi se lo merita più degli altri”». Mora raccomanda a Fede di assicurare al premier che «poi lui metterà in vendita due o tre cose e saprà come ritornare indietro tutto… Tanto poi campa cavallo che l’erba cresce…».

Ma c’è da superare l’iniziale ostracismo di Spinelli e di un «avvocato della m… che ha detto “ah perché poi se viene fuori che lui eh… procurava programmi eccetera”». Allora Fede sceneggia con Mora il discorso a Berlusconi: «Gli dico: “Guarda, quest’uomo (Mora, ndr) c’ha dato tutto ed è quello che c’ha dato soprattutto la riservatezza… Capisco la prudenza e tutto, ma io ti dico solo questo: che lui sarà al Creatore anche fisicamente oltre che… perché lui rischia la bancarotta… allora diventa peggio il problema”». A Berlusconi, Fede stabilisce con Mora che chiederà «uno e due, di cui 100 (Mora, ndr) li da a me in due rate che ho prestato 50 e 50”, capito?».

Mora : «Certo».
Fede:
«Vuol dire che possono diventare uno e mezzo: io ne prendo quattro e tu otto, va bene?».
Mora
: «Benissimo, meraviglia, meraviglia, bravo direttore, bravo».
Fede
: «Ecco, allora, adesso la cosa è avviata. Eh, dimmi che sono bravo e sono un amico»
Mora
: «No bravo, di più».
Il 30 agosto, da una telefonata tra Spinelli e Mora, si capisce che qualche soldo in anticipo già gira. Spinelli: «Scusi eh se la disturbo, è una domanda eh, la mia… eventualmente, se facessimo dei circolari le andrebbero bene oppure…?».
Mora
: «Benissimo anche quelli».
Spinelli
: «Ecco, allora mi facilita forse, allora tento quella strada lì, eh, dei circolari…?» (assegni).
Mora
: «Va benissimo, grazie ragioniere».
E il 2 settembre, a ruota, è contento anche Fede: «Son contanti, no?».
Mora
: «No, no, cir… circolari».
Fede
: «Senti, casomai la mattina io fossi… posso mandarti uno… busta chiusa a ritirare?».
Mora:
«Si! Anche alle 11.00».
Fede
: «Eh! Mi fai un regalo, un regalissimo!».
Spinelli, risulta il 27 settembre, ha una sola preoccupazione: e cioè che, quando Mora deve andare ad Arcore, non si faccia vedere troppo. Spinelli: «Per evitare e dare, non ho certo bisogno di spiegare a lei, ma è uno scrupolo che io ho adesso, dato che potrebbe incuriosire qualcuno che può essere lì fuori, capito?, anche se non so, forse non c’è nessuno, anziché entrare nel cortile principale…».
Mora
: «…entro da dietro».
Spinelli
: «Ecco, ecco, sì ecco».
Mora
: «Dalle cucine, va bene».
Spinelli
: «Se poi mi chiama…così le vengo incontro io intanto».

Luigi Ferrarella

Fede si tenne una parte del prestito a Moraultima modifica: 2011-01-18T10:02:01+01:00da
Reposta per primo quest’articolo