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Il richiamo del Papa: «Società e istituzioni ritrovino radici morali»

Famiglia Cristiana: «Da Arcore uno spettacolo indecente». Il cardinal Bagnasco: «La Cei affronterà la vicenda lunedì ad Ancona»

GENOVA – «La società e le istituzioni pubbliche ritrovino la loro “anima”, le loro radici spirituali e morali, per dare nuova consistenza ai valori etici e giuridici di riferimento e quindi all’azione pratica». Lo chiede il Papa nella udienza a dirigenti e personale della Questura di Roma. L’intervento del Pontefice arriva dopo che già giovedì, attraverso il cardinal Bertone, la Santa Sede aveva espresso condivisione per le parole del presidente Napolitano a proposito del turbamento del Paese per la vicenda Ruby.

LE PAROLE DEL PAPA – Nell’intervento di oggi Benedetto XVI ha detto: «Ai nostri giorni, – ha detto il Papa come premessa al suo ragionamento su società e Istituzioni in rapporto all’etica – grande importanza è data alla dimensione soggettiva dell’esistenza. Ciò, da una parte, è un bene, perché‚ permette di porre l’uomo e la sua dignità al centro della considerazione sia nel pensiero che nell’azione storica. Non si deve mai dimenticare, però, che l’uomo trova la sua dignità profondissima nello sguardo amorevole di Dio, nel riferimento a Lui. L’attenzione alla dimensione soggettiva è anche un bene quando si mette in evidenza il valore della coscienza umana. Ma qui – ha ammonito – troviamo un grave rischio, perché nel pensiero moderno si è sviluppata una visione riduttiva della coscienza, secondo la quale non vi sono riferimenti oggettivi nel determinare ciò che vale e ciò che è vero, ma è il singolo individuo, con le sue intuizioni e le sue esperienze, a essere il metro di misura; ognuno, quindi, possiede la propria verità, la propria morale». «La conseguenza più evidente – ha rimarcato Benedetto XVI – è che la religione e la morale tendono a essere confinate nell’ambito del soggetto, del privato: la fede con i suoi valori e i suoi comportamenti, cioè, non ha più diritto a un posto nella vita pubblica e civile. Pertanto, se, da una parte, nella società si dà grande importanza al pluralismo e alla tolleranza, dall’altra, la religione tende a essere progressivamente emarginata e considerata senza rilevanza e, in un certo senso, estranea al mondo civile, quasi si dovesse limitare la sua influenza sulla vita dell’uomo».

Il cardinale Bagnasco

LA CEI – Intanto si muove anche la Cei. Infatti, il consiglio permanente della Cei, in programma lunedì ad Ancona, discuterà della vicenda Ruby. Lo ha detto il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Angelo Bagnasco. «Lunedì se ne parla al consiglio permanente della Cei, quello è il luogo istituzionale», ha annunciato il cardinale Bagnasco a margine dell’inaugurazione a Genova delle Terme di Acquasanta. Per preparare il Consiglio di lunedì, il cardinale Bagnasco sarà sabato a Roma, dove incontrerà Benedetto XVI.

FAMIGLIA CRISTIANA, NUOVO ATTACCOFamiglia Cristiana torna ad attaccare Silvio Berlusconi. «Proprio mentre la Chiesa annuncia un decennio programmato alla rieducazione cristiana della gioventù, da Arcore, dai suoi sostenitori e dai suoi critici soprattutto in tv, viene un messaggio opposto, di indecente rappresentazione del modo di vivere di tre generazioni, dei nonni, dei padri e dei figli», scrive il settimanale dei Paolini, secondo il quale il caso Ruby è fonte di «smarrimento, e addirittura angoscia per l’effetto che lo scandalo sta producendo fra le famiglie e i giovani». E conclude l’articolo a firma Beppe Del Colle: «Fra le molte conseguenze che l’evo berlusconiano ha avuto sulla società italiana c’è la divisione politica nel mondo cattolico, che non era riuscita a nessuno prima del Cavaliere nella storia repubblicana. E la posta in gioco, politicamente parlando, è di una evidente meschinità: come voteranno i cattolici alle prossime elezioni?».

Redazione online

Il richiamo del Papa: «Società e istituzioni ritrovino radici morali»ultima modifica: 2011-01-21T15:53:30+01:00da
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