Terrore nella capitale russa. un italiano tra i feriti. Scoppio all’arrivo dei voli internazionali di Domodedovo: ci sarebbero almeno 35 vittime e 130 feriti
MOSCA – Forte esplosione all’aeroporto di Mosca di Domodedovo, nella zona degli arrivi dei voli internazionali. Lo scoppio provocato da un attentatore suicida ha causato almeno 35 morti e 130 feriti. L’attentatore suicida è un uomo di età compresa fra i 30 e i 35 anni, con lineamenti arabi. Fonti investigative citate dall’agenzia di stampa Interfax precisano infatti che è stato ritrovata la testa del terrorista. C’è anche un italiano fra le persone ferite, il signor Rosario Romano, ma non è grave, mentre tra i morti ci sarebbe anche un britannico ed altri stranieri.
LO SCOPPIO – L’esplosione si è verificata alle 16.40 locali, le 14.40 italiane. Secondo una fonte della polizia locale, è avvenuta nella zona dove vengono consegnati i bagagli. L’esplosivo usato potrebbe essere quantificato fra i cinque e dieci chili di tritolo. Il bilancio delle vittime è comunque destinato a salire anche perchè venti feriti sono in condizioni molto gravi, secondo il ministero dell’Interno. È la prima volta che un terrorista attacca un aeroporto di Mosca.
LA TESTIMONIANZA – «Ho sentito un’esplosione, ho visto pannelli di plastica cadere dal soffitto e ho sentito le grida della gente. Poi ho visto alcune persone scappare», racconta Sergei Lavochkin, che si trovava nella zona arrivi dall’aeroporto Domodedovo, nel momento dell’esplosione. Mark Green, un cittadino britannico appena arrivato all’aeroporto, ha detto che lo scoppio l’ha «letteralmente scosso. Mentre stavamo mettendo le borse nella macchina, abbiamo sentito le sirene e abbiamo visto delle persone scappare dal terminal, alcune di loro insanguinate».
MASSIMA ALLERTA – La polizia di Mosca è in allerta e sta controllando le stazioni della metropolitana – dove lo scorso marzo due donne kamikaze si fecero saltare in aria provocando 40 morti e 130 feriti – e gli altri aeroporti della capitale, in particolare i bagagli. Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso tre persone sospettate dell’attentato. Secondo quanto spiegato dalla polizia i tre sono entrati nel settore arrivi dopo aver attraversato una zona priva di metal detector. Questa circostanza sembra avvalorare una diversa versione dei fatti, quella secondo cui l’attacco è stato compiuto nella zona aperta al pubblico e non in quella dei nastri bagagli, ma al momento non ci sono conferme ufficiali in tal senso.
REGIME SPECIALE – Intanto il presidente russo Dmitri Medvedev, parlando durante una riunione di emergenza al Cremlino, ha confermato che l’esplosione all’aeroporto Domodedovo è un atto terroristico e ha dato ordine di rafforzare i sistemi di sicurezza in tutti gli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie. I responsabili dell’attacco terroristico all’aeroporto di Mosca saranno presi e puniti ha dichiarato Medvedev. «Occorre instaurare un regime speciale per garantire la sicurezza», ha detto ancora il presidente, durante una riunione con diversi ministri. Intanto tre persone sono ricercate dalle autorità russe in relazione alla pianificazione dell’attentato suicida. Lo rende noto l’agenzia di stampa Interfax, citando diverse fonti.
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