Le posizioni alla Giunta per le autorizzazioni della Camera. Il relatore Leone: «Fumus persecutionis: autorizzazione da negare». Idv: «Vogliono nascondere la verità»
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La Giunta per le autorizzazioni della Camera (Lapresse) |
ROMA – Spaccatura in due nella giunta per le autorizzazioni delle Camera, all’inizio del dibattito sulle carte pervenute dalla procura di Milano. Il relatore, Antonio Leone (Pdl), afferma che c’è «la preoccupazione che vi possa essere da parte dei magistrati della procura di Milano un intento ritorsivo, se non persecutorio» nei confronti di Berlusconi, «ossia un vero e proprio fumus persecutionis». Leone ha proposto quindi il rifiuto alla richiesta di perquisizione degli uffici del tesoriere del premier e ha poi toccato il tema della competenza sollevato dai difensori del premier. Leone ha citato i precedenti di richieste di perquisizione negate dalla Camera.
OPPOSIZIONI – Opposta la valutazione della minoranza. «La relazione di Leone è tutta improntata su questioni procedurali, cavilli e tatticismi. Nessun accenno ai gravissimi fatti che hanno dato origine a questa vicenda giudiziaria e che hanno turbato l’opinione pubblica e la coscienza di tutti noi», afferma, in una nota, la capogruppo del Pd nella giunta, Marilena Samperi. «La lettura degli scritti difensivi è viziata dai riscontri delle intercettazioni», aggiunge. «Non riscontrando fumus persecutionis la nostra posizione resta a favore dell’autorizzazione alla perquisizione e presenteremo una relazione di minoranza». «Non c’è alcun fumus persecutionis ma solo la fumisteria del Pdl e dei difensori di Berlusconi che tentano solo di nascondere la verità dei fatti e la disperazione dinanzi a carte che parlano da sole», afferma il deputato Idv, Federico Palomba, componente della giunta per le autorizzazioni.
Redazione online