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Berlusconi ai suoi: no a Stato di polizia Ma la Procura insiste: via al processo

Il premier suona la carica: «Non facciamoci demoralizzare. Santoro fazioso, intervenga Romani»

Il premier Berlusconi (Ap)

MILANO – La richiesta di giudizio immediato nei confronti del premier Silvio Berlusconi, indagato per concussione e prostituzione minorile nell’ambito dell’inchiesta sulle feste ad Arcore, sarà mandata al gip «presto, prestissimo». Lo riferiscono fonti della Procura di Milano. Di «ostacoli» tecnici, al momento, non ce ne sono. Anche un eventuale conflitto di attribuzioni tra poteri dello stato, si ricorda negli ambienti giudiziari, non sospenderebbe l’attività della magistratura. Intanto negli uffici del Tribunale di Milano di attende ancora di sapere se Nicole Minetti, la consigliera regionale lombarda del Pdl indagata, si presenterà martedì prossimo per rispondere alle domande degli investigatori. Al momento, però, negli uffici giudiziari non è arrivata alcuna indicazione.

BERLUSCONI: VADO AVANTI – «Io sono tranquillo e anche voi non dovete farvi demoralizzare. Dobbiamo andare avanti, pensando alle cose concrete, ai problemi quotidiani che hanno gli italiani». È un Silvio Berlusconi che suona la carica quello che si rivolge ad alcuni ministri durante il Cdm tenutosi in mattinata. «Siamo in una democrazia – ha aggiunto il premier riferendosi al Ruby-gate – non in uno stato di Polizia, non dobbiamo farci travolgere e gli atti di questi pm sono stati già respinti dalla Giunta per le autorizzazioni alla Camera».

NO AL CANONE – «È la solita trasmissione faziosa». Durante il Consiglio dei ministri il premier è tornato anche a puntare il dito su Annozero e il suo conduttore Michele Santoro che giovedì ha dedicato la puntata all’inchiesta milanese che vede coinvolto il Cavaliere. Il presidente del Consiglio, riferiscono fonti ministeriali, avrebbe chiesto l’intervento del ministro delle Comunicazioni Paolo Romani per evitare trasmissioni di questo genere. Michele Santoro è «fazioso» – avrebbe detto il Cavaliere – e Annozero è «una vergogna».

LA REAZIONE DELLE TOGHE – Le parole del Cavaliere scatenano la rabbia delle toghe. «Non c’è uno scontro istituzionale. C’è un’aggressione alla magistratura da parte di chi rifiuta il principio di uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge», è il duro affondo del segretario dell’Anm Giuseppe Cascini. E nel suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario, anche il vicepresidente del Csm, Michele Vietti ha fatto riferimento all’ «attualità dirompente» che vede ancora una «contrapposizione» tra politica e giustizia. «Ai giudici si deve rispetto, un rispetto talora troppo trascurato – ha spiegato Vietti – È nel processo che si incarna lo stato di diritto e si assegnano torti e ragioni».

Berlusconi ai suoi: no a Stato di polizia Ma la Procura insiste: via al processoultima modifica: 2011-01-28T13:01:26+01:00da
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