Dopo l’intervento chirurgico durato sette ore il pilota polacco, cosciente, si è informato sull’incidente. I medici: “Serviranno alcuni giorni per verificare le risposte dell’arto”. La Lotus-Renault alla ricerca di un sostituto.
L’ex manager di Formula 1 Flavio Briatore è arrivato nel pomeriggio all’ospedale di Pietra Ligure per incontrare i familiari e il manager di Robert Kubica, rimasto ferito ieri durante il rally di Andora. Briatore, già capo della Renault per la quale oggi corre Kubica, è il secondo personaggio del circuito dopo Fernando Alonso che è andato ieri sera a visitare il pilota ferito.
“L’ho trovato benissimo, ero molto preoccupato perché i bollettini medici parlavano di una dichiarazione di guerra, ma adesso sono molto più tranquillo” ha detto Briatore dopo aver fatto visita a Robert Kubica. “L’ho visto tranquillo – continua Briatore a Sky – abbiamo scherzato, sta bene e lo vedremo in macchina prestissimo. Era sorpreso che fossi lì, l’ho abbracciato ed è comparsa la lacrimuccia. Gli ho detto non fare più stupidaggini così. Credo che rientri in F.1 prima della fine della stagione, è l’unica cosa che vuole, ha una motivazione incredibile, sti ragazzi hanno un fisico eccezionale, i tempi dei medici sono per gente normale, ma i piloti sono diversi e sono sicuro che tornerà presto. Appena uscito dalla stanza ho chiamato Fernando Alonso, che ieri non è riuscito a vederlo e ho chiamato anche Bernie Ecclestone, che era preoccupato”.
E’ stata una notte tranquilla nel reparto di rianimazione dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure per Robert Kubica, coinvolto domenica in uno spaventoso incidente durante un rally ad Andora. “La mano è calda, ciò significa che l’intervento è andato bene”, ha spiegato il professor Igor Rossello, il chirurgo che ha operato per sette ore il pilota di Formula 1 della Lotus Renault.
“Ci vorranno comunque almeno sei giorni di tempo per verificare se la circolazione del sangue nell’arto risponde come dovrebbe”, ha concluso Rossello. Per quanto riguarda invece la riabilitazione dell’arto, ha ribadito lo specialista, sarà necessario almeno un anno. La prognosi resta riservata. L’operazione ha visto coinvolta una equipe di undici medici: tra preparazione, stabilizzazione e intervento vero e proprio, Kubica è rimasto sotto i ferri per oltre sette ore. Il pilota della Lotus Renault si trova sotto osservazione nella divisione di Rianimazione, diretta dal dottor Giorgio Barabino, dell’ospedale di Pietra Ligure.
“Kubica è cosciente, parla e capisce cosa è successo. Per prima cosa ha pensato al suo navigatore e si è informato sulle sue condizioni”, ha spiegato Barabino. “Le cose stanno andando bene, considerato che il danno è stato imponente. C’erano grosse difficoltà da affrontare, sono state adottare subito le misure necessarie”, ha detto delineando il quadro che si è presentato ai soccorritori ieri mattina subito dopo l’incidente. “Kubica ha perso moltissimo sangue, per questo la criticità assoluta si è verificata nella prima ora. Era incosciente, non poteva essere sottoposto a nessun intervento. Ha avuto bisogno di molte trasfusioni sia nella fase di stabilizzazione che durante il lunghissimo intervento”, ha spiegato.