CERIGNOLA. Irina Lucidi ha ricevuto lettere e denaro spedite da Cerignola, il luogo dove Matthias Schepp si è ucciso
FOGGIA – I soldi, forse una pista per risolvere il giallo delle gemelline scomparse. Prima di togliersi la vita, il padre delle due bimbe avrebbe inviato all’ex compagna una discreta somma di denaro, circa cinquemila euro. L’ingegnere svizzero Matthias Schepp, 43 anni, che si è suicidato la sera del 3 febbraio scorso gettandosi sotto un treno in corsa nella stazione di Cerignola, nel foggiano, li avrebbe inviati a Irina Lucidi, la donna da cui si era recentemente separato, poco prima di gettarsi sotto un treno. Da allora non si hanno notizie delle due figlie, Alessia e Livia di sei anni, rapite il 31 gennaio. E si teme per la loro sorte.
Le gemelle scomparse Alessia e Livia Schepp |
L’EX COMPAGNA – I soldi sarebbero arrivati a Ginevra due giorni fa. Ma la conferma a un’agenzia di stampa svizzera è stata data dal fratello della Lucidi soltanto martedì. I soldi sarebbero arrivati insieme a delle lettere, recanti il timbro postale di Cerignola, la localià dove il padre si è tolto vita. «Ricevere i soldi ci preoccupa molto perché – ha aggiunto Lucidi – può voler dire che il padre non ha pagato qualcuno per occuparsi di Alessia e Livia come noi speravamo».
LE ULTIME NOTIZIE – Le ricerche nel foggiano, coordinate dal dirigente della squadra mobile di Foggia Alfredo Fabbrocini, continuano a ritmo sostenuto. Si cerca soprattutto in Campagna, nella zona che si estende ai lati del casello autostradale di Cerignola Est. Vengono controllati pozzi e masserie, ma per il momento non sono emersi elementi utili. Anzi, le ultime analisi effettuate dagli uomini della scientifica sull’auto abbondata da Schepp nei pressi dei binari confermerebbero che da almeno tre giorni le bimbe non erano più in auto con il papà.