“Non perdo le speranze – ha detto Irina Lucidi – il fatto che siano state viste sul battello per la Corsica col padre è incoraggiante”. Poi si è rivolta a “chiunque abbia la minima informazione” sulle bambine
Irina Lucidi, la madre delle due gemelline svizzere di sei anni scomparse dopo esser state rapite dal padre, poi suicidatosi, si è detta incoraggiata dalla notizia che le figlie siano state viste assieme all’ex marito su un traghetto verso la Corsica. “L’idea che i tre siano stati visti vivi sul battello è un aspetto incoraggiante”, ha detto la donna italo-svizzera, che ha brevemente parlato con i giornalisti davanti la sua casa a Saint Sulpice, in Svizzera.
La madre delle piccole Alessia e Livia, pallida ma composta, ha anche lanciato un appello rivolto a chiunque abbia la minima informazione sul luogo dove si trovano le bambine perché la renda nota. L’avvistamento delle piccole sul traghetto “ci ha ridato la speranza”, ha aggiunto Valerio, il fratello della Lucidi che in questi giorni è al suo fianco.
Le gemelle sono scomparse dal 28 gennaio quando le ha prelevate il padre, Matthias Kaspar Schepp, che si era separato dalla moglie. L’uomo, che si era diretto in Francia, è poi arrivato nel sud dell’Italia e si è tolto la vita il 3 febbraio sotto un treno alla stazione di Cerignola, in provincia di Foggia. Per ritrovare le bambine si sono attivate la polizia svizzera, italiana e francese.
Le ricerche continueranno anche oggi nella zona di Cerignola. Si cerca tra l’altro un vecchio registratore, dal quale il padre delle bimbe, Matthias Schepp, non si separava mai e che non è stato ritrovato né nella sua abitazione in Svizzera né nella sua vettura, l’Audi A6 lasciata parcheggiata davanti la stazione di Cerignola il 3 febbraio.