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Ragazzo aggredito dal branco in viale Monza, quattro arresti

Migliorano le condizioni della vittima: operato, guarirà in tre mesi. I componenti della gang hanno tra i 20 e i 25 anni. L’aggressione sabato scorso, bottino 5 euro

MILANO – Quattro giovani di età compresa tra i 20 e i 25 anni sono stati arrestati dai carabinieri di Milano perché ritenuti i presunti responsabili del pestaggio avvenuto sabato scorso in viale Monza ai danni di un sedicenne che ha riportato gravi traumi e lesioni. Di soli 5 euro il magro bottino. Il giovane, che è stato picchiato a sangue e preso a calci in faccia quando era già a terra, ha riportato fratture alla mascella e ha perso alcuni denti. Sottoposto ad un intervento chirurgico ora sta meglio, ma la prognosi è di oltre 90 giorni. Mercoledì il padre, Sergio Bonomi, autore di una una toccante lettera ai quotidiani e alle istituzioni, aveva lanciato un appello video perché i responsabili dell’aggressione si costituissero.

VISITA DEL SINDACO – La famiglia ha ricevuto in forma privata la visita del sindaco Letizia Moratti, in ospedale. Il sindaco ha offerto alla famiglia un supporto psicologico a spese del Comune.

LA LETTERA INVIATA AL CORRIERE DI MILANO

Inviato da: Sergio B. il Martedì, 08 Febbraio 2011

Mi chiamo Sergio, ho un figlio di 17 anni, la mia compagna G. ha due figli, uno di 16 e uno di 25 anni; le vite delle nostre famiglie sono unite da 10 anni e siamo una delle tante famiglie allargate di Milano.
Oggi è sabato, il 5 febbraio. Da un po’ di anni a questa parte, per noi padri di famiglia, non è più il più bel giorno della settimana bensì il peggiore. E’ il giorno del terrore, dell’impotenza, dell’attesa.
Il più piccolo dei tre figli, stasera andrà a una festa. Come ormai di prassi, incomincia l’interrogatorio mio e di G.: dov’è, chi c’è, come ci vai, a che ora torni, 1000 raccomandazioni etc. Nell’era di Facebook e della geolocalizzazione sembra roba da guerra fredda, ma chi di noi genitori non vuole sapere qualcosa di più?
E’ mezzanotte e mezza, G. dice: “Sentiamo se va tutto bene”. Purtroppo le cose non vanno affatto bene, il più piccolo è incappato in un “branco” (6 ragazzi e 2 ragazze), tutti più grandi di lui e del suo amico. L’amico riesce a scappare, lui no.
Nemmeno il tempo di una parola, uno del branco, il più grande, lo afferra per un braccio. L’animale sferra un pugno diretto alla faccia, la preda cade a terra, il resto del branco incomincia a picchiarlo a sangue, calci e pugni sul volto. Alla fine gli sfilano 5 euro dalle tasche e se ne vanno.
L’amico assiste, nascosto, alla scena agghiacciante, ammutolito, attonito, impotente.
Il suo amico giace a terra in strada, è una maschera di sangue, non si muove, oddio è morto? Non sa cosa fare, è troppo sconvolto per ragionare freddamente, non chiama l’ambulanza, troppo impaurito dal branco e da quello che ha appena visto per chiamare le forze dell’ordine, corre dagli amici e racconta terrorizzato ciò che ha visto.
Sono le 2 di notte siamo all’ospedale, dopo una TAC scopriamo che ha la mandibola frantumata, una massa non ben definita nel cranio e qualche dente rotto e che bisogna operarlo per rimettergli a posto la testa e la faccia. Ne avrà per più di 3 mesi.
Sono sveglio da quasi due giorni, incredulo per ciò che è accaduto, e continuo a sentirmi dire che “è andata bene, poteva andare molto peggio!”.
Dovrei sentirmi felice per il fatto che mio figlio non è morto nemmeno questo sabato sera, dovrei essere felice di vedere mio figlio nel letto che piange pensando a ciò che a vissuto e ciò che hanno vissuto tutte le altre vittime di queste aggressioni.
Basta!!!! Io dico che “poteva andare meglio”, io dico che nessuno di noi dovrebbe rischiare la vita per così poco.

 

Redazione online

Ragazzo aggredito dal branco in viale Monza, quattro arrestiultima modifica: 2011-02-10T12:32:00+01:00da
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