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Marchionne: «Nessuno accusi la Fiat di abbandonare l’Italia»

L’a.d. del Lingotto in un’audizione alla Camera: «Sede legale ancora da scegliere». «Cuore a Torino per le attività europee, testa a Detroit per le americane, ma anche in Brasile e in Asia»

MILANO – «Vorrei che fosse assolutamente chiara una cosa: nessuno può accusare la Fiat di comportamenti scorretti, di vivere alle spalle dello Stato o di voler abbandonare il Paese». Lo ha affermato Sergio Marchionne, insolitamente in giacca e cravatta, in un’audizione alla Camera. «Abbiamo progetti ambiziosi che partono proprio dall’Italia e si ispirano su uno sforzo globale».

CUORE A TORINO, TESTA IN PIÙ POSTI – «Se il cuore della Fiat resterà a Torino, la testa deve essere in più posti», ha aggiunto l’amministratore delegato della Fiat. «A Torino per gestire le attività europee, a Detroit per quelle americane, ma anche in Brasile e, in futuro, una in Asia». Marchionne ha specificato che comunque una decisione sul quartier generale della Fiat non è stata ancora presa. «Una volta che Chrysler sarà quotata e avremo due società in due mercati diversi, si porrà un problema di governance. La scelta della sede legale non è ancora stata presa. Se si realizzeranno le condizioni» rispetto al progetto Fabbrica Italia, «allora il nostro Paese sarà in grado di mantenere la sede legale».

CHRYSLER – Secondo l’a.d. del Lingotto, che ha parlato alle commissioni riunite Attività produttive, commercio, turismo e trasporti, poste e telecomunicazioni, «non è vero che solo Fiat ha salvato Chrysler, ma è vero anche il contrario: il nostro futuro è legato a doppio filo. «Mirafiori è l’emblema della tradizione industriale del Paese».

MODELLI – Entro il 2014 Fiat produrrà un milione di vetture nei tre settori principali. Il lancio dei nuovi modelli è stato riposizionato a partire dalla seconda metà del 2011. «Quest’anno presenteremo sette prodotti nuovi», ha detto il capo della Fiat. «Tra i veicoli commerciali ci saranno 34 nuovi modelli nel giro di cinque anni, due terzi dei nuovi modelli saranno prodotti da Fiat, mentre 13 da Chrysler. Stiamo lavorando perché l’Alfa Romeo possa tornare sul mercato americano entro la fine del 2012». Il lancio della nuova Panda nello stabilimento di Pomigliano avverrà entro la fine dell’anno.

SALARI – Marchionne ha aggiunto che la Fiat è pronta ad aumentare i salari portandoli ai livelli di Germania o Francia se incrementerà l’utilizzo degli impianti a una percentuale dell’80% rispetto all’attuale 40%. Negli accordi per Pomigliano e Mirafiori «non c’è nessuna clausola che penalizzi i lavoratori. Vengono mantenute inalterate tutte le condizioni positive che sono previste non solo dal nostro contratto collettivo, ma anche da tutti i trattamenti che la Fiat nel tempo ha riconosciuto alle proprie persone».

Redazione online

Marchionne: «Nessuno accusi la Fiat di abbandonare l’Italia»ultima modifica: 2011-02-15T16:38:38+01:00da
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