Riunione d’emergenza della NATO sulla crisi nel nordafrica. Sanzioni proposte da Parigi e Londra, embargo sulle armi e indagini da parte di una commissione per crimini contro l’umanità.
Dopo la telefonata del presidente degli Stati Uniti Barack Obama ai principali leader europei, tra cui anche il premier Silvio Berlusconi, la comunità internazionale comincia a fare le sue prime mosse per risolvere la crisi libica.
ONU – Francia e Gran Bretagna hanno annunciato che chiederanno all’Onu di autorizzare delle misure contro Tripoli, tra cui sanzioni, embargo totale per quanto riguarda il commercio di armi e un’inchiesta internazionale per scoprire eventuali crimini contro l’umanità commessi dal regime libico.
NATO – Si muove anche la Nato. Il segretario generale Anders Fogh Rasmussen ha invitato i Paesi membri ad una riunione d’emergenza sulla crisi libica, che si terrà in giornata stesso.
FRATTINI – «L’Italia condivide l’opzione della adozione di sanzioni personali e patrimoniali mirate che dovessero essere proposte a livello europeo» ha dichiarato invece il ministro degli Esteri, Franco Frattini, al termine di un incontro con l’omologo tedesco, Guido Westerwelle. Inoltre, l’Italia ritiene che «il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite debba chiedere alle autorità libiche e consentire l’immediato invio di una missione Onu di monitoraggio della situazione sul terreno, che possa altresì avviare un’inchiesta sotto l’egida delle Nazioni Uniti sulle gravi violenze in territorio libico». Quanto all’ipotesi di un nuovo governo libico guidato da Gheddafi, il titolare della Farnesina ha spiegato che chi ha compiuto atti così orribili non può essere evidentemente in nessun modo sostenuto dalla comunità internazionale e quindi neanche dall’Italia, ovviamente».
TELEFONATA OBAMA-BERLUSCONI – In un giro di colloqui telefonici, il presidente americano e i principali leader europei (il presidente francese Nicolas Sarkozy, il presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi e il premier britannico, David Cameron) si sono detti d’accordo nel «mantenere sulla situazione in Libia consultazioni ravvicinate nei giorni a venire». Con Berlusconi, fa sapere Palazzo Chigi, Obama ha avuto una lunga e cordiale conversazione nel corso della quale i due leader hanno scambiato informazioni e valutazioni sulla situazione che si è creata in Libia. Al termine – si legge in una nota – hanno concordato di continuare a tenersi strettamente in contatto, consultandosi e lavorando insieme, anche attraverso i rispettivi staff, per fronteggiare la crisi libica e le sue possibili conseguenze.
Redazione online