Ma in campania la benzina tocca quota 1,596. La crisi libica si fa sentire: la verde raggiunge gli 1,536 al litro alla pompa, il gasolio quota 1,426
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Maxi-aumento per la benzina e il diesel di Eni, che in un sola battuta aumenta i listini di due centesimi al litro. È «l’effetto Libia» che si abbatte così in maniera sempre più pesante sui carburanti nazionali, secondo quanto emerge dalle rilevazioni di Quotidiano Energia. Il market leader, che porta così la verde a 1,536 euro e il gasolio a 1,426 euro, nell’occasione non è però solo, visto che anche Esso e Q8 aumentano entrambi i prodotti di un centesimo.
DINAMICA DEI PREZZI – Una mossa che – considerando le addizionali locali – porta le punte massime a superare i picchi di tre anni fa, con la verde che in Campania arriva a costare 1,596 euro/litro (mentre il minimo si registra in Veneto a 1,529 euro/litro). Per il gasolio il valore massimo alla pompa si tocca in Sicilia a 1,469 euro/litro. Il Gpl, infine, si posiziona tra lo 0,789 euro/litro registrato nei punti vendita Eni e lo 0,799 euro/litro degli impianti Q8 (0,771 euro/litro le no-logo). All’origine di questa dinamica, l’incertezza sugli approvvigionamenti delle raffinerie che ha scatenato una raffica di aumenti dei prezzi dei prodotti raffinati in Mediterraneo: la benzina ha raggiunto i 975,50 dollari la tonnellata (+11,50), il diesel i 963,25 (poco meno di 20 dollari in più).
«CONTRATTI SARANNO RISPETTATI» – A rassicurare i mercati petroliferi arrivano dalla Libia alcune dichiarazioni degli insorti contro Gheddafi. I contratti petroliferi che sono legali e nell’interesse dei cittadini libici saranno mantenuti. Lo ha detto un membro della coalizione che controlla Bengasi.
Redazione online