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Berlusconi: «Ancora vivo il pericolo comunista»

«Mai adozioni a coppie gay e mai matrimoni tra omosessuali». Il premier: «Nella scuola pubblica gli insegnanti inculcano principi diversi da quelli delle famiglie»

MILANO – Il pericolo del comunismo è ancora vivo in Italia, mai adozioni per singole e coppie gay, le unioni omosessuali non saranno mai equiparate a quelle tra un uomo e una donna, mai la patrimoniale, un attacco durissimo alla scuola pubblica. Sono le linee indicate da Silvio Berlusconi al congresso dei Congresso dei Cristiano riformisti, dopo essere intervenuto anche a quello del Partito repubblicano e aver inviato un messaggio ai giovani del Pdl.

COMUNISTI – «La storia del comunismo con oltre 100 milioni di morti alle nostre spalle non è ancora alle nostre spalle», ha spiegato il capo del governo. «Si sono trasformati in laburisti in Gran Bretagna, in socialdemocratici in Germania mentre quelli di casa nostra erano e sono tuttora comunisti. Ed è per questo che sono in campo».

SCUOLE PUBBLICHE PERICOLOSE – È probabilmente pensando alle infiltrazioni nella società civile delle idee comuniste che Berlusconi si è scagliato contro la scuola pubblica, rivendicando la libertà di iscrivere i figli in altri istituti, visto che in quelli di Stato «gli insegnanti inculcano idee diverse da quelle che vengono trasmesse nelle famiglie».

COPPIE GAY – «Finché governeremo noi, non ci saranno mai equiparazioni tra le coppie gay e la famiglia tradizionale, cosi come non saranno mai possibili le adozioni di bambini per le coppie omosessuali», afferma il Cavaliere.

PATRIMONIALE – «Noi sosteniamo la famiglia davvero non come la sinistra che vuole andarla a rapinare con una bella patrimoniale. Ma fino a quando siamo noi al governo non ci sarà mai una patrimoniale», ha detto il premier.

GOVERNO – Berlusconi ha annunciato che a breve sarà aumentato il numero dei sottosegretari e ci sarà un Consiglio dei ministri straordinario per la riforma della giustizia e delle intercettazioni.

BUNGA BUNGA – Il presidente del Consiglio ha anche trovato l’occasione di dare una sua versione di che cosa sia il bunga bunga ormai famoso in tutto il mondo: «Non è quello che viene descritto. Andiamo a scherzare, a ridere, a fare quattro salti, a bere qualcosa, ma sempre con grande eleganza e senso di rispetto per tutti, nell’ambito di una casa dove non possono che succedere cose moralmente a posto».

FINOCCHIARO – «Anche oggi siamo alle solite. Il Presidente Berlusconi ha invaso le tv e le agenzie di stampa con le sue parole, i suoi annunci e la sua propaganda». È la reazione di Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato, alle parole del premier. «In ben tre occasioni diverse – rileva – come un attore alla fine della sua carriera che propone sempre lo stesso stanco repertorio, anche oggi il premier ha parlato di comunisti, riforma della giustizia che è sempre domani ma non arriva mai, di intercettazioni, di Libia (oggi, dopo essersi preoccupato di non disturbare Gheddafi, è dalla parte del popolo), di economia, di patrimoniale, di coppie gay, di bunga bunga, dell’aumento dei sottosegretari, ecc, ecc. Ormai siamo alla bulimia dell’oratoria berlusconiana. Ma è l’unica cosa che gli è rimasta. Ormai Berlusconi parla solo ma non governa più. I problemi del Paese non sono nella sua agenda, e in quella del Parlamento. Nella sua agenda ci sono solo i suoi interessi», ha concluso la Finocchiaro.

Redazione online

Berlusconi: «Ancora vivo il pericolo comunista»ultima modifica: 2011-02-26T17:56:30+01:00da
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