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Conti pubblici, cresce pil e cala la pressione fiscale Aumenta il debito: 119%

Record dei senza lavoro da gennaio del 2004: un giovane su 3 è disoccupato. E’ il dato più alto dei prezzi al consumo dal 2008: pesano carburanti e prodotti alimentari

Dopo due anni di calo, torna a crescere il Pil italiano, che nel 2010 è aumentato dell’1,3%. Lo rileva l’Istat sottolineando anche che lo scorso anno il Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato è stato pari a 1.548.816 milioni di euro correnti, con un aumento dell’1,9% rispetto all’anno precedente. Sale però il rapporto debito-Pil, che si è attestato al 119%, circa tre punti in più rispetto al 116,1% del 2009.

Scende il deficit rispetto al Pil Buone notizie anche per quanto riguarda l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil che è sceso del 4,6%. Meno dell’anno scorso, quando il deficit era sceso del 5,4%. In valore assoluto l’indebitamento netto è diminuito di circa 10.500 milioni di euro, attestandosi sul livello di -71.211 milioni di euro.

Cala la pressione fiscale In calo anche il rapporto tra imposte e il Prodotto interno lordo, che è sceso dello 0,5%, passando dal 43,1% del 2009 al 42,6% del 2010. In particolare le entrate totali, pari al 46,6% del Pil, sono aumentate dello 0,9% rispetto all’anno precedente. L’Istat spiega che si registra un aumento delle imposte indirette del 5,1%, in gran parte dovuto alla crescita del gettito dell’IVA, sulla quale hanno influito anche le disposizioni in materia di contrasto dei crediti Iva inesistenti utilizzati in compensazione. Le imposte dirette sono invece aumentate dell’1,2%, sostenute dalla crescita dell’Irpef. La crescita dei contributi sociali effettivi è stata pari allo 0,5%, in presenza di un moderato aumento delle retribuzioni lorde.

Inflazione record a febbraio: secondo i dati provvisori elaborati dall’Istat si è attestata al 2,4%, con una crescita dello 0,3% rispetto a gennaio. Sul dato pesano gli aumenti dei beni alimentari e dei carburanti. Aumenta anche la disoccupazione, che per il terzo mese consecutivo, si attesta all’8,6% (+0,2%) su base annua. Anche in questo caso si segna un record per la disoccupazione giovanile, al 29,4%, il tasso più alto dal 2004. A gennaio – segnala l’Istat – gli
occupati sono 22.831.000, -0,4% rispetto a dicembre. Rispetto al 2010 l’occupazione è in calo dello 0,5%. Il tasso di occupazione è pari al 56,7%. Prosegue anche l’emorragia dell’occupazione maschile: gli uomini che lavorano sono poco più di due su tre nella fascia tra i 15 e i 64 anni, con il livello più basso dal 2004. A gennaio il tasso di occupazione maschile era al 67,2% (- 0,2 punti percentuali rispetto a dicembre e – 0,9 punti rispetto a gennaio 2010). Solo tre anni fa, nel gennaio 2008, prima che la crisi economica colpisse pesantemente il lavoro, il tasso di occupazione maschile era al 70,8%, superiore di 3,6 punti percentuali rispetto al gennaio 2011.

Inflazione dovuta a alimenti e carburanti Il prezzo della benzina è aumentato a febbraio dello 0,8% su base mensile, con una crescita annua dell’11,8%. In forte crescita anche i prezzi dei beni alimentari: in particolare il pane aumenta dello 0,3% sul mese dell’1,2% sull’anno. Vola anche la frutta fresca, che in un mese è salita dell’1,8% e del 2,4% rispetto al febbraio 2010. I maggiori incrementi congiunturali dei prezzi, spiega l’Istat, riguardano i trasporti (+0,8%), l’abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,5%) e i prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,4%). Anche sul piano tendenziale, i maggiori tassi di crescita interessano le divisioni trasporti (+5,3%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+4,3%), oltre che altri beni e servizi (+3,0%). All’interno delle principali tipologie, a febbraio l’Istat segnala alcuni aumenti decisi. Nel campo dei beni alimentari si segnalano l’aumento congiunturale dello 0,3% del prezzo del pane, cresciuto su base annua dell’1,2%, e il rialzo dello 0,5% dei prezzi di formaggi e latticini (+3,7% tendenziale). È boom del prezzo dei trasporti, con significativi aumenti su base mensile dei prezzi del trasporto ferroviario passeggeri (+1,8%), cresciuti rispetto a febbraio 2010 del 4,0%; dei prezzi del trasporto aereo passeggeri (+3,3%), con una flessione su base annua del 7,8%.

Conti pubblici, cresce pil e cala la pressione fiscale Aumenta il debito: 119%ultima modifica: 2011-03-01T15:35:00+01:00da
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