Scioglie le riserve e mette il Pd con le spalle al muro. Dopo il pantano delle primarie, l’ex pm si candida alle comunali e invita i democratici a convergere su di lui. Ma la coalizione vacilla. Orlando chiude subito: “Non sarebbe una convergenza ma un diktat che il Pd dovrebbe subire”
NAPOLI – «Questa scelta rischia di lacerare la coalizione». Così il commissario provinciale del Pd di Napoli, Andrea Orlando, commenta all’Adnkronos la discesa in campo dell’ex pm ed eurodeputato dell’Idv Lugi de Magistris alle prossime elezioni comunali. Una mossa che spiazza il Pd che aveva cercato un candidato condiviso dopo le burrascose primarie «congelate» e senza la proclamazione del vincitore (l’eurodeputato Andrea Cozzolino). «Credo sia un errore non investire la coalizione della scelta dopo che con grande fatica si era chiesta responsabilità a chi si era sottoposto al voto cittadino», prosegue il commissario del Pd. Orlando non lascia spazio alla possibilità di una convergenza del Partito Democratico sul nome di de Magistris: «Non sarebbe una convergenza ma un diktat che il Pd dovrebbe subire – chiosa il commissario cittadino – Avevamo proposto all’Idv di scegliere insieme una personalità al di sopra dei partiti che ricomponesse le divisioni, ma la risposta non è stata all’altezza della sfida che abbiamo di fronte, perché mette tutti in una situazione che oggettivamente rompe la coalizione».
Secondo Orlando la candidatura di De Magistris «è un atto che rischia di far precipitare la situazione. Ritenevamo fosse giusto che l’Idv partecipasse insieme a noi alla ricerca di un candidato senza esiti pregiudiziali. Ora mi sembra urgente riconvocare un tavolo: vorremmo capire se l’atto di De Magistris è la risposta o se questa scelta può essere riconsiderata».
Alcuni giorni fa, dopo che Di Pietro aveva sostenuto con forza il nome dell’ex pm, Orlando era già intervenuto nel tentativo di arginare l’Idv. «Dopo le primarie abbiamo chiesto a tutti di fare un passo indietro per consentire la ricostruzione del tavolo di centrosinistra. Ovviamente questo tavolo deve essere sgombro, non può esserci un nome su cui dover dire sì o no», disse il commissario del Pd, invitando il leader Idv a evitare «accenti sgradevoli come quelli che sono stati usati nei confronti di Cozzolino». Ora invece la discesa in campo dell’eurodeputato de Magistris complica la ricerca di un candidato per tentare la sfida alle Comunali di Napoli. Nelle ultime ore si era affacciato il nome del prefetto Mario Morcone. Ma il nome aveva ricevuto il «niet» della sinistra e dei dipietristi.
Redazione online