Petrolio in discesa, ma verde e diesel crescono sui mercati internazionali. Benzina da 1,546 a 1,552 euro al litro, ma nel Sud anche a 1,587. Gasolio: 1,436-1,444. Nei no-logo 6-7 cent in meno
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Torna sull’Europa lo spettro dell’inflazione. A lanciare l’allarme è il presidente della Banca centrale europea Jean Claude Trichet. Per il mese di aprile è previsto un rialzo dei tassi di interesse, una notizia che spaventa chi ha acceso mutui a tasso variabile e, invece, alletta gli ivestitori. “Aumentano i rischi” per le prospettive di inflazione nell’Eurozona. Trichet non pronuncia la consueta formula sul livello dei tassi “adeguato” e dice che serve una “forte vigilanza” da parte dell’Eurotower. In genere la formula “forte vigilanza” è usata dalla Bce un mese prima di rialzare i tassi d’interesse. Sui tassi il presidente della Bce aggiunge che l’istituto è “pronto a intervenire tempestivamente, in maniera appropriata”. Inoltre le pressioni inflazionistiche rispetto al mese scorso sono cresciute a causa dell’aumento dei prezzi delle commodity. Trichet, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha spiegato in merito alla decisione sui tassi che “non ci impegniamo mai in anticipo” e che “la decisione sarà presa al prossimo consiglio direttivo” della Bce, convocato a Francoforte il 6 e 7 aprile.
Rincari shock Poi una garanzia che lancia un allarme piuttosto preoccupante. La Bce garantirà stabilità nel caso si dovessero verificare degli shock sul fronte dei prezzi. Lo ha detto il presidente della Bce riferendosi alle pressioni inflazionistiche create dalle materie prime, principalmente energia e settore alimentare. Trichet ha aggiunto che la Bce dovrà monitorare attentamente gli sviluppi geopolitici. Sulla possibilità di una stretta monetaria, Trichet ha precisato che “non è appropriato” aspettarsi forti rialzi dei tassi, e che è sbagliato attendersi una seria di aumenti del costo del denaro. L’obiettivo primario della Bce – ha spiegato – è evitare effetti “a cascata” sui prezzi, che vedrebbero il rincaro delle materie prime trasferirsi in un rialzo generalizzato dei prezzi.
Ma la Ue continua a crescere Tuttavia la dinamica dell’attività economica nell’area euro “resta positiva”, secondo la Bce, tanto che i tecnici di Francoforte hanno rivisto al rialzo le previsioni di crescita del Pil di Eurolandia sul biennio in corso. Ora per quest’anno stimano una espansione tra l’1,3 e il 2,1 per cento, mentre sul 2012 indicano un 0,8-2,8 per cento di crescita. Tre mesi fa prevedevano 0,7-2,1 per cento sul 2011 e 0,6-2,8 per cento sul 2012. I dati sono stati dal presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo. Tuttavia sulle prospettive di crescita “l’incertezza resta elevata”, ha precisato Trichet.
Mentre il prezzo del petrolio Brent giovedì scende di 3 dollari barile fermandosi a 115,80 dollari, sul mercato italiano arriva una nuova fiammata dei prezzi dei carburanti. Le quotazioni internazionali di benzina e gasolio mercoledì sono salite di 20-30 dollari a tonnellata, tornando sopra i mille dollari a tonnellata per la prima volta dall’esate 2008. Ai distributori italiani, dopo l’aumento di mercoledì da parte di Eni ed Esso, il monitoraggio di Quotidiano Energia registra i rincari di Ip, Q8, Tamoil, TotalErg e ancora Esso.
IL DETTAGLIO – Ip ha rialzato di 0,5 centesimi la benzina e di 0,7 centesimi il diesel, Q8 di 1 centesimo il gasolio, Tamoil e TotalErg di 0,5 centesimi la verde e di 0,8 centesimi il diesel. Esso, infine, ha alzato di 0,4 centesimi entrambi i prodotti. La media dei prezzi praticati della benzina va così dall’1,546 euro/litro degli impianti Tamoil all’1,552 dei punti vendita Eni (mentre i distributori indipendenti hanno prezzi di 1,465 euro/litro). Per il gasolio si passa dall’1,436 euro/litro delle stazioni di servizio Esso all’1,444 rilevato negli impianti Q8 (con gli indipendenti a 1,378). Il Gpl, infine, si posiziona tra lo 0,789 euro/litro registrato nei punti vendita Eni allo 0,798 euro/litro degli impianti Q8 e Tamoil (0,771 euro/litro le no-logo). Per via delle addizionali regionali, tuttavia nel Mezzogiorno si segnalano punte massime di 1,587 euro/litro per la verde e di 1,463 euro/litro per il diesel.
come resistere con la benzina a 1,50 euro. Il prezzo alla pompa della benzina ha in questi giorni superato la fatidica soglia di 1,50 euro al litro. Non accadeva dal 29 luglio 2008, quando l’inflazione galoppava al 4% e il petrolio costava 122 dollari al barile (quasi 78 euro al cambio di allora). Oggi un barile di petrolio costa meno di 99 dollari (con il cambio di oggi meno di 74 euro); ma come è dunque possibile che oggi la benzina costi come allora mentre il petrolio costa ben 4 euro in meno a barile?
Tra i più cari in Europa
Resta il fatto che il prezzo industriale della benzina in Italia continua a essere tra i più alti in Europa. Solo in Danimarca e a Malta i prezzi praticati sono più alti che da noi; in Germania il prezzo praticato dalle compagnie petrolifere (le stesse che operano da noi) è più basso dell’8,5%, in Francia del 6,6% e nel Regno Unito del 13,4%. In più occasioni, invano, abbiamo chiesto al Governo di ridurre le accise sul prezzo della benzina, di favorire la concorrenza e di intervenire contro il rialzo speculativo dei prezzi.
Data | prezzo petrolio in dollari | prezzo petrolio in euro | prezzo benzina alla pompa | prezzo benzina industriale |
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29/07/2008 | 121,77 | 77,54 | 1,506 | 0,691 |
01/09/2008 | 108,13 | 73,96 | 1,476 | 0,666 |
19/01/2011 | 98,93 | 73,99 | 1,501 | 0,6868 |
Qualche consiglio
In attesa che si muova qualcosa sul fronte istituzionale, i consumatori possono seguire qualche semplice regola per riuscire a risparmiare sul carburante.
- Tanto per cominciare non fare benzina dove capita o dove sei più comodo. La comodità spesso non paga: scegliendo con attenzione il distributore, si può risparmiare fin quasi il 10% sul pieno;
- verifica se nella tua zona esistono distributori indipendenti, ovvero quelli che fanno riferimento a marchi diversi rispetto alle grandi aziende di distributori di benzina: la benzina “non di marca” non è meno buona di quella delle marche più note;
- molto spesso i distributori più convenienti si trovano in prossimità di centri commerciali o al loro interno: quando vai a fare la spesa approfitta anche per fare il pieno;
- molto convenienti sono poi spesso i distributori che, all’interno dei centri commerciali, hanno insegna che richiama quella del centro commerciale stesso;
- verifica, infine, sempre che il prezzo praticato dalla pompa corrisponda a quello pubblicizzato dai cartelloni esposti dal distributore.
Redazione online
Fonte tabella finale con consigli da Altroconsumo.it