Nel quartiere Moqattam al Cairo. I feriti sono almeno 70, ma il bilancio è discordante. L’attacco dei musulmani salafiti
![]() |
Donne copte manifestano al Cairo (Afp) |
TRIPOLI – È salito a otto il bilancio dei cristiani copti morti al Cairo durante gli scontri religiosi di martedì sera. I feriti sono almeno 70. Lo riferisce all’Ansa l’attivista e l’avvocato copto Naguib Gabrail. Marterdì sera le prime notizia parlavano solo di una donna copta deceduta nei tafferugli fra cristiani e musulmani nel quartiere Moqattam al Cairo, nell’ambito delle tensioni interreligiose riesplose venerdì dopo l’incendio di una chiesa. Gli scontri sono scoppiati quando decine di musulmani salafiti hanno attaccato i copti, che manifestavano a Moqattam, quartiere povero a maggioranza cristiana nella parte orientale della capitale egiziana. I copti, che protestano per gli atti di violenza subiti, l’ultimo dei quali l’incendio della chiesa, avevano bloccato una via di grande comunicazione. I musulmani hanno iniziato a tirare pietre. I militari, presenti sul posto, hanno sparato in aria per tentare di far cessare i tafferugli. Secondo un sacerdote copto, tutte le vittime presentano ferite da armi da fuoco.
SCONTRI – L’attivista copto ha anche riferito all’Ansa che sono in mercoledì mattina 4 mila manifestanti si sono presentati davanti alla sede della televisione egiziana di Stato, dove stazionano da ormai quattro giorni. Sul bilancio degli scontri in nottata, le cifre, però, sono discordanti. Alcune fonti della sicurezza parlano di due morti, mentre fonti ufficiali, al momento, riferiscono solo di una cinquantina di feriti. In nottata, sempre secondo fonti della sicurezza, è stato rilasciato il religioso copto arrestato con l’accusa di aver falsificato i documenti di una donna cristiana convertita all’islam, e la cui liberazione i manifestanti hanno chiesto per giorni. (fonte: Ansa)