GP DEL QATAR. L’australiano fa la pole e vince la gara. Secondo Lorenzo. Rossi:«Ci vuole tempo. Devo lavorare sul mio fisico»
Come previsto era Casey Stoner l’uomo da battere e nessuno lo ha battuto. L’australiano, dopo aver conquistato la pole, ha vinto il primo gp della stagione in Qatar. Valentino Rossi su Ducati è solo settimo. Forse risente ancora dei problemi alla spalla. Secondo Lorenzo. Poi di nuovo predominio Honda con Pedrosa terzo, quarto Dovizioso e quinto un ottimo Simoncelli. Stoner è riuscito a passare il compagno di squadra, Dani Pedrosa al tredicesimo giro: da quel momento un in poi lo spagnolo non è più riuscito a tenere il passo. Anche se, in partenza, era riuscito a beffare l’australiano, mettendosi in testa alla corsa.
MALE ROSSI– Valentino, che partiva dalla terza fila, ha cercato di inserirsi tra i primi con la sua Ducati, ma rimaneva sesto. Posizione che di fatto ha tenuto per gran parte della gara, finchè non è stato superato dal suo «sostituto» alla Yamaha, l’americano Ben Spies.
Il nove volte campione del mondo si è dunque dovuto accontentare in chiusura della settima: non proprio secondo le aspettative. Buona invece la gara di Lorenzo: il campione in carica è rimasto alle spalle di Stoner e Pedrosa, fino Aquando l’australiano non ha preso il largo. Via Stoner, Lorenzo è infine riuscito a beffare Pedrosa, prendendosi la seconda piazza. In casa Honda da segnalare anche la lotta tutta italiana tra Dovizioso e Simoncelli che non si sono risparmiati per la quarta posizione, andata poi al pilota di Forlì. Non ha finito la gara, invece, Loris Capirossi con la Ducati- Pramac, che si è ritirato al quarto giro.
L’ATTENTO CASEY «Non sono partito bene, ho perso anche qualche marcia. All’inizio sono stati tutti un po’ “pazzi”, cercavano di superare. Ma io sono stato attento, e poi la moto ha iniziato ad andare meglio e ho cercato di capire cosa facessero gli altri». Queste le dichiarazioni a fine gara del vincitore Stoner: per Lorenzo, nonostante il secondo posto, «è stata la miglior gara della mia vita. Ho guidato molto forte dall’inizio alla fine e quando vai al limite rischi di cadere. Ma mi sono salvato ed essere secondo è come un sogno». Per Rossi invece è la salute il vero cruccio, quella maledetta spalla non è ancora guarita: «è questione di tempo – dice Vale-: quando calo fisicamente non riesco a guidare come posso. C’è da lavorare sulla moto ma soprattutto sul mio fisico, non ho molta forza all’inizio e ne perdo abbastanza durante la gara».
Redazione online