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Libia, il regime denuncia: «Uccisi civili»

I miliziani del colonnello attaccano a misurata le posizioni degli insorti: morti e feriti. Mostrati a Tripoli 18 corpi carbonizzati. Ancora in azione gli aerei della coalizione anti Gheddafi

TRIPOLI – Non si fermano i combattimenti in Libia. Da un lato le incursioni aeree delle forze armate della coalizione anti-Gheddafi, dall’altro gli scontri tra i miliziani del regime del dittatore libico e gli insorti.

CORPI CARBONIZZATI – Alcuni ufficiali dell’esercito fedele al leader libico Muammar Gheddafi hanno mostrato ai giornalisti presenti a Tripoli 18 corpi carbonizzati, in un ospedale della capitale. Secondo quanto riferito, si tratterebbe di militari e civili rimasti uccisi nei bombardamenti compiuti oggi dalle forze della coalizione internazionale. Secondo il regime, sarebbe stata colpita Tajura, un sobborgo «residenziale» di Tripoli: «I bombardamenti dell’aggressore colonialista hanno provocato un numero importante di morti fra i civili», ha fatto sapere l’agenzia ufficiale Jana. Gli alleati hanno compiuto 175 missioni aeree in 24 ore, 113 delle quali compiute dagli americani. Mercoledì un attacco delle forze alleate aveva colpito ad Ajdabiya uno dei bunker di Gheddafi.

MISURATA – Sul fronte della guerra civile i carri armati di Gheddafi sono tornati a Misurata nella notte e hanno iniziato e sparare sulla zona vicino all’ospedale, come hanno detto abitanti e ribelli, riprendendo con il favore dell’oscurità un attacco che era stato bloccato alla luce del giorno dai raid aerei. L’ufficio del coordinatore umanitario delle Nazioni Unite per la Libia, Rashid Khalikov, ha detto che 45 persone, compresi 4 bambini, sono stati uccisi da lunedì ad ora solo nella città di Misurata in scontri fra ribelli e forze governative. Khalikov è tornato da una visita di cinque giorni nel Paese durata dal 12 al 16 marzo, e oggi ha raccontato quanto ha visto ad alcuni giornalisti a Ginevra. Ha raccontato che non gli è stato permesso di entrare a Misurata, dove sarebbero stati usati scudi umani. Il coordinatore Onu ha anche detto di aver visto tanti edifici danneggiati nella città di al-Zawiya, nell’ovest della Libia.

Redazione online

Libia, il regime denuncia: «Uccisi civili»ultima modifica: 2011-03-24T10:43:00+01:00da
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