Nuova notte di raid aerei, bombe anche su Tripoli. Le forze del Raìs: «Li abbiamo fermati a 140 km dalla città» e giornalisti nella zona confermano
TRIPOLI – In Libia, sul fronte del conflitto, lo snodo decisivo nel conflitto al momento è la battaglia di Sirte, sulla cui sorte ci sono due versioni contrastanti: i ribelli hanno dichiarato di averla riconquistata, con l’intera zona petrolifera in Cirenaica e dicono di puntare ora verso Tripoli. opposta la versione delle truppe governative che sostengono come l’avanzata dei ribelli sia stata fermata dalle forze pro-Gheddafi all’uscita da Ben Jawad, situata a 140 chilometri dalla città di Sirte. Questa versione sarebbe però stata anche confernata da un giornalista della France Presse e da uno della Reuters. I ribelli hanno preso domenica il controllo di Ben Jawad, dopo aver conquistato il sito petrolifero di Ras Lanuf, aiutati anche dai raid aerei della coalizione internazionale. Ma lunedì sono stati fermati dalle forze leali al colonnello Gheddafi, che erano a bordo di pick-up, sulla strada che conduce da Ben Jawad a Nofilia, in direzione di Sirte. Questa versione è confernata anche da Al-Jazeera, che ha mostrato in diretta gli scontri in corso tra le due parti. Anche l’inviato della tv qatariota smentisce quindi che i ribelli siano entrati a Sirte, sostenendo che il fronte degli scontri è ancora distante dalla roccaforte di Muammar Gheddafi.
BOMBE SU SEBHA – La coalizione internazionale ha bombardato dei quartieri residenziali della città di Sebha, a circa 750 chilometri a sud di Tripoli: la città rappresenta il luogo di origine della tribù Kadhadfa, di cui fa parte anche il colonnello Muammar Gheddafi. «Le forze crociate hanno bombardato all’alba i quartieri residenziali di Sebha, provocando danni ad alcune abitazioni e facendo numerose vittime», ha riferito l’agenzia ufficiale Jana.
«DONNE VIOLENTATE» – C’è poi il capitolo dei presunti stupri. Nel fine settimana una donna ha fatto irruzione in un hotel occupato dai giornalisti occidentali denunciando di essere stata stuprata ad un posto di blocco (ma domenica sera il portavoce del governo ha negato la circostanza e ha spiegato che la donna è una prostituta). Oggi arriva la denuncia di alcuni medici di Ajdabiya che sostengono che le forze fedeli a Gheddafi avrebbero commesso violenze sessuali su diverse donne della città, «colpevoli» di avere espresso il loro sostegno alla rivolta dell’opposizione contro il regime. Secondo un giornalista di Al Jazeera, in città sarebbero scomparse 175 persone, molte delle quali sono ritenute morte.
MISURATA – Il ministero degli Esteri libico nel pomeriggio ha annunciato l’entrata in vigore del cessate il fuoco, ma solo dopo la conquista di Misurata, in Tripolitania, da parte delle forze fedeli al colonnello Muammar Gheddafi. È quanto ha riferito l’emittente Al-Arabiya, citando una nota del ministero degli Esteri di Tripoli. Le brigate di Gheddafi hanno ripreso i bombardamenti contro Misurata e, secondo Al-Jazeera, nuove operazioni militari hanno preso il via proprio nelle ultime ore. Secondo fonti dei ribelli, le forze del colonnello hanno preso di mira il centro della città con colpi di mortaio e razzi di tipo Hawn. Sempre i ribelli hanno denunciato l’uso dei civili da parte dell’esercito come scudi umani, per evitare di essere colpiti nei raid aerei alleati. Secondo le ultime notizie, Misurata sarebbe in parte nelle mani dei lealisti.
Redazione Online