Per il sit-in del Pdl anche mille panini al salame. Santanchè «Non è giustizia, è politica. Rispondiamo con tutti gli strumenti a disposizione»
Silvio Berlusconi (Photoviews) |
MILANO – Dopo Mediatrade, Silvio Berlusconi torna in tribunale a Milano per il processo diritti tv Mediaset. «Ci sarà» assicurano i suoi legali. Il presidente del Consiglio è imputato di frode fiscale con altre dieci persone, tra cui Fedele Confalonieri e il produttore americano Frank Agrama per presunte irregolarità nella compravendita dei diritti tv e cinematografici.
Grandi preparativi in aula. Risistemati i teloni bianchi per «nascondere» le gabbie dei detenuti; fuori, nel grande atrio al primo piano, sono riapparse le transenne; percorsi obbligati per magistrati e avvocati, per il pubblico e i supporter del presidente del Consiglio e per i giornalisti ammessi. Vietato l’ingresso di telecamere e fotografi.
Ma il vero spettacolo sarà all’esterno. Si aspettano, secondo le più rosee previsioni, duemila persone, supporter del premier. Con pullman provenienti da tutte le province lombarde. Mantova ne ha promesso uno. Cremona anche. Varese due. Tutti davanti al tribunale di Milano a fare il tifo per Silvio Berlusconi. In arrivo anche mille panini al salame e altrettante bottigliette di acqua minerale. È il salto di qualità. Questa volta a organizzare la manifestazione sit-in davanti al Palazzo di giustizia è direttamente il Pdl, a cui si affiancano i Promotori della Libertà del ministro Michela Vittoria Brambilla, i seniores e i ragazzi della Giovane Italia. Dal coordinamento regionale lombardo guidato dal senatore Mario Mantovani sono partite decine di email a tutti i coordinamenti provinciali con l’invito a partecipare alla sfilata anti-pm. Ma a occuparsi dell’organizzazione, anche se nelle retrovie e con molta discrezione ci sono i vertici del partito, Denis Verdini e Ignazio La Russa. A significare che si gioca una partita politica durissima.
Maurizio Giannattasio