Abete stava «indagando» sui mezzi nuovi di zecca e mai utilizzati acquistati con i fondi europei nel 2008
NAPOLI – Se l’è vista brutta l’inviato di «Striscia», che a Quarto, in un parcheggio della Regione Campania dove sostano ottanta mezzi nuovi di zecca, è stato circondato e aggredito dai dipendenti pubblici in servizio nell’autoparco.
Sulla sua pagina di Facebook, il giornalista del programma Mediaset, ha commentato con amarezza l’accaduto. «Essere picchiati da un branco di dipendenti della protezione civile… non me l’aspettavo!— racconta Luca Abete sulla propria pagina del social network — Abbiamo salvato le immagini… e questo è l’importante!» . I carabinieri di Pozzuoli, guidati dal capitano Roberto Spinola, sono intervenuti per placare gli animi. Il fatto che il giornalista sia stato accerchiato e strattonato da dipendenti pubblici, è confermato dalle forze dell’ordine.
Abete stava «indagando» sui mezzi nuovi, e mai utilizzati, acquistati con i fondi europei nel 2008. Alle 13,30, mentre cercava di documentare «l’ennesimo spreco di denaro pubblico» — così recita una nota del giornalista — l’inviato è stato accerchiato e strattonato da un gruppo di dipendenti i quali, non gradendo le telecamere, si sono impossessati della strumentazione causando diversi danni alla macchina da presa. Ad abete non è rimasta altra scelta che andar via. «L’intervento dei carabinieri— spiega l’inviato — ha consentito di terminare il reportage» . «Un po ‘ strappato’ e stropicciato— si dice ora il giornalista — ma ci vuole ben altro per sradicare l’Abete!» .
S. P.