Obiettivo: allontanare da sè l’accusa di favoreggiamento della prostituzione. La consigliera del Pdl presenta ai pm di Milano una memoria di dodici pagine
Nicole Minetti (Imagoeconomica) |
MILANO – Con una memoria di 12 pagine consegnata ai pm Nicole Minetti si difende dall’accusa di avere indotto alla prostituzione la marocchina Ruby e «scarica» di fatto le responsabilità su Emilio Fede e Lele Mora, suoi co-indagati nell’inchiesta già chiusa e che porterà ai primi di maggio la Procura a chiedere il processo. Nella memoria degli avvocati di Nicole Minetti si ripercorre il contenuto delle intercettazioni.
VERSIONI DEI FATTI – Nelle carte depositate dall’avvocato Daria Pesce, la Minetti si distacca dalla versione fornita da Mora e Fede. In particolare, la Minetti si difende dalle accuse di prostituzione minorile e fornisce la sua versione dei fatti su quanto avvenne la notte tra il 27 e il 28 maggio in questura a Milano, quando Ruby fu fermata per furto e poi affidata alla stessa Minetti. Un affidamento durato solo pochi minuti, perchè poi Ruby fu poi «consegnata» alla brasiliana Michele Conceicao.
Redazione Online