La lettera del coordinatore Mantovani: Necessaria una riflessione politica. La Moratti: incompatibile con la mia candidatura. Schifani: «Prendere le distanza senza se e senza ma»
MILANO – E’ l’intero Pdl a stringere d’assedio Roberto Lassini, avvocato cinquantenne che si è assunto la «responsabilità politica» dei manifesti antigiudici comparsi sui muri di Milano in piena campagna per le elezioni amministrative. Il presidente del Senato, Renato Schifani, invita il partito «a prendere le distanze, senza se senza ma», dall’autore dei manifesti. Questo gesto, dice Schifani, «contribuirebbe allo svelenimento del clima nel Paese». Ferma e rigorosa Letizia Moratti: «La mia candidatura è incompatibile con quella di Roberto Lassini», ha detto il sindaco, rinforzando la sua richiesta di un passo indietro dell’ex sindaco di Turbigo -. «So che il partito sta intervenendo a riguardo».
LA LETTERA – E Mario Mantovani, senatore e coordinatore regionale lombardo del Popolo della Libertà, ha trasmesso questa mattina a Lassini una lettera che chiede il ritiro dalle liste elettorali e «una riflessione politica» dopo il clamore suscitato dai manifesti «Via le BR dalle Procure». «Sono a chiederLe ufficialmente il ritiro della sua candidatura presso la Segreteria del Comune di Milano», è il contenuto della lettera. «Quella da lei intrapresa non è la strada giusta e la provocazione da lei promossa, facendo riferimento alle BR, risulta essere inaccettabile e pertanto da respingere fermamente: noi siamo per la libertà e per il rispetto assoluto della persona e riteniamo che sia il confronto democratico l’unica sede per far vincere le nostre idee e realizzare le nostre speranze». «Sono certo – prosegue la lettera – che anche lei concorderà con questa tesi e per questo sono a chiederle ufficialmente il ritiro della sua candidatura presso la segreteria del Comune di Milano. Glielo chiedo a nome del coordinamento lombardo e cittadino del Popolo della Libertà».
«NON È LA STRADA GIUSTA» – Già ieri Mantovani, dopo il suo incontro ad Arcore con Silvio Berlusconi, aveva annunciato la lettera ufficiale del Pdl. «Comprendiamo il profondo disagio per aver subito, da innocente – gli ha scritto Mantovani -, una dolorosa carcerazione preventiva, che ha avuto gravi conseguenze sulla sua vita familiare e professionale. Sappiamo d’altra parte che la stessa drammatica esperienza ha colpito altri cittadini italiani, che giustamente ora desiderano, come lei, impegnarsi per una legittima battaglia di civiltà. Apprezziamo altresì la sensibilità dimostrata in questi giorni, avendo lei chiarito in numerose sedi il senso della sua iniziativa provocatoria, anche rappresentando pubbliche scuse nei confronti dei familiari delle vittime e di quanti si fossero sentiti offesi». «Lei certamente sa come nel nostro Paese, prima Forza Italia ed ora il Popolo della Libertà da anni si impegnano, a fianco del Presidente Berlusconi, per attuare una vera riforma della giustizia a favore dei cittadini – ha aggiunto il coordinatore -. Ma quella da lei intrapresa non è la strada giusta». E infine la richiesta: «Sono certo che anche lei concorderà con questa tesi e per questo sono a chiederle ufficialmente il ritiro della sua candidatura presso la Segreteria del Comune di Milano».
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