Conflitto a fuoco con i terroristi salafiti. Uno dei due (un giordano) si sarebbe ucciso per evitare l’arresto. Ma il padre smentisce
GAZA – Le forze di sicurezza di Hamas durante un blitz hanno assaltato un edificio dove c’erano gli uomini sospettati di aver ucciso il volontario italiano Vittorio Arrigoni. Uno è morto nel conflitto a fuoco mentre un secondo (un giordano) si sarebbe ucciso per evitare l’arresto.
BLITZ NEL CAMPO PROFUGHI – L’operazione si è svolta nel campo profughi di Nuseirat (Striscia di Gaza) contro la cellula ultraintegralista salafita responsabile del rapimento e dell’uccisione di Arrigoni. Nella risposta sono rimasti feriti anche dei poliziotti. Per il caso Arrigoni, risultano già in carcere da alcuni giorni altri due salafiti palestinesi.
IL PADRE: NON SI È SUICIDATO – Il padre di un giordano salafita ha affermato che la morte di suo figlio non è stata un suicidio ma è opera delle forze di Hamas. «Non ha senso che si sia ucciso. L’islam lo vieta», ha dichiarato il padre di Abdul-Rahman al-Breizat. «Lo hanno ucciso. Mio figlio leggeva il Corano, pregava e digiunava durante il ramadan. Non sappiamo che fare ora. Quando saremo ufficialmente informati della sua morte, la famiglia si riunirà per decidere», ha aggiunto. Secondo fonti nell’ambito dei servizi di sicurezza a Gaza, Abdul-Rahman al-Breizat, «si è suicidato» con la sua arma. Inizialmente, i servizi di sicurezza avevano affermato che era stato ucciso. Lui e altre due salafiti si erano asserragliati in una casa del campo profughi di Nuseirat, nel centro della striscia di Gaza. Quattro sospetti erano stati già arrestati da Hamas in questa vicenda, tre erano ancora ricercati, tra i quali Birizit. Arrigoni, 36 anni, militante dell’associazione filo-palestinese International Solidarity Movement (Ism) era stato trovato impiccato a Gaza venerdì alcune ore dopo essere stato preso in ostaggio da un gruppo salafita jihadista finora sconosciuto.
LA SALMA – Intanto arriva la notizia che i funerali di Vittorio Arrigoni si svolgeranno il 24 aprile, giorno di Pasqua, alle 16.30. Lo ha reso noto all’Ansa Don Fabrizio, parroco di Bulciago (Lecco) paese di origine di Arrigoni. La salma arriverà nel paesino della Brianza lecchese giovedì sera da Roma, dove mercoledì sarà eseguita l’autopsia. «I genitori hanno intenzione di allestire la camera ardente nella loro abitazione – ha detto il parroco – avrebbero voluto celebrare poi i funerali il più presto possibile ma venerdì santo e sabato non si può, quindi il primo giorno utile è domenica, sarà una messa di Pasqua più che esequiale». Per celebrarla il parroco ha dovuto chiedere anche una speciale autorizzazione. Il funerale sarà celebrato, come già stabilito, nella palestra comunale di Bulciago, dove la mamma di Vittorio, Egidia Beretta, è sindaco dal 2004.
Redazione Online